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Wartsila: Fedriga, Regione con lavoratori per garantire il loro futuro

Sdegno e incredulità del Governatore per chiusura linee dello stabilimento triestino

Trieste, 14 lug - "Apprendiamo con sdegno e incredulità la notizia della chiusura della parte produttiva di Wartsila nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra a Trieste. Quello messo in atto è un comportamento e una scelta che riteniamo inaccettabile nei metodi e nei modi e che ci lascia senza parole anche e soprattutto perchè da più di un anno a questa parte non solo la Regione Friuli Venezia Giulia ma anche il Governo nazionale avevano ricevuto ampie rassicurazioni sia dai vertici dell'azienda sia anche dalle istituzioni diplomatiche e governative finlandesi. Chiediamo sin da subito che venga ritirata l'annunciata delocalizzione con la procedura avviata oggi, così come di non dare seguito agli esuberi".

È questa la risposta e la reazione del Governatore della Regione Massimiliano Fedriga di fronte alla decisione di chiudere la linea produttiva mettendo di conseguenza a forte rischio l'occupazione.

"In particolare l'azienda, che addirittura ha fatto richiesta dei fondi Pnrr del Governo e che, a inizio di questa legislatura, aveva ricevuto un contributo dell'amminisrtazione regionale per lo sviluppo dell'opificio digitale - spiega Fedriga - aveva più volte non solo ribadito la volontà di mantenere la produzione ma, perfino, di implementare lo sviluppo del sito di Trieste. A fronte di queste iniziali promesse e vista invece l'attuale inaccettabile decisione, riteniamo di avere a che fare con chi racconta menzogne. Qualora ci fossero state altre volontà, diverse rispetto a quelle garantite, l'azienda avrebbe potuto e dovuto comunicarle in tempi e modi opportuni, così da poter consentire alle istituzioni, sindacati e realtà produttive, di pianificare per tempo e al meglio la situazione".

"Se Wartsila si ostinerà a perseguire questa strada e confermerà quindi che sino ad oggi ha mentito - continua il Governatore della Regione - auspico che l'intero comparto produttivo italiano chiuda con essa ogni tipo di rapporto. Come può infatti pensare un cliente di questa azienda di avere dei rapporti garantiti con chi mente e fa l'opposto rispetto agli impegni presi? Di fronte ad un tale comportamento che ritengo inqualificabile e inaccettabile, ci sarà ora una risposta unitaria e forte, che vedrà il sistema istituzionale, confindustriale, produttivo e sindacale del Friuli Venezia Giulia muoversi in maniera compatta e decisa per assicurare ai dipendenti innanzitutto una tutela del lavoro e, soprattutto, un loro futuro. Pertanto da un lato attendiamo di veder avviati dall'azienda da subito tutti gli iter che garantiscano alle maestranze le loro legittime e dovute tutele e, dall'altro, auspico anche l'attivazione di tutte le conseguenze previste dalla legge a seguito di questa inaccettabile decisione".

"La Regione - conclude Fedriga - dal canto suo, già da oggi, c'è; da subito si schiererà al fianco dei lavoratori per fornire non solo tutto il supporto ma anche il percorso che possa garantire loro una certezza del futuro". ARC/AL



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