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Welfare: Regione, prosegue progetto Comuni Amici della famiglia



Pordenone, 24 mar - I primi risultati della collaborazione con la Provincia di Trento, avviata circa due anni fa, per mettere a fattor comune le buone pratiche a sostegno della natalità confermano l'importanza di questa sinergia. Certo è che quando, a inizio del mandato, la Giunta ha iniziato a mettere in campo le prime politiche a sostegno della famiglia, il tema demografico non aveva ancora impattato fortemente sulla scuola, sulla formazione e sul mondo del lavoro. I provvedimenti regionali che sono stati adottati nel frattempo hanno però consentito all'Amministrazione di rispondere in modo sempre più efficace ai nuovi bisogni dei nuclei familiari attraverso nuove politiche di welfare e puntando sui temi della conciliazione tra tempi di vita/lavoro e dell'occupazione femminile.

Questo, in sintesi, quanto espresso oggi dall'assessore regionale alla famiglia in occasione del primo incontro di formazione (rivolto ad amministratori, funzionari comunali e volontari del Terzo settore) previsto nell'ambito della collaborazione con la Provincia di Trento che ha l'obiettivo di costituire una "rete a servizio della famiglia" e la creazione di esperti di politiche per le famiglie nei Comuni del Friuli Venezia Giulia.

La legge regionale sulla famiglia, come è stato sottolineato dall'assessore nel suo intervento, ha declinato i provvedimenti adattandoli ai cambiamenti e alle esigenze dei territori. I provvedimenti assunti con lungimiranza negli ultimi anni consentono oggi di dare risposte anche alle nuove necessità che vengono avanzate dal mondo delle imprese, dai sindacati e da tutti i corpi intermedi rispetto a nuove forme di contrattazione collettiva di secondo livello, a nuove tipologie di formazione e di welfare aziendale capaci di favorire l'equilibrio tra lavoro/vita privata e il lavoro femminile. Un territorio con politiche avanzate sul fronte del benessere familiare, come ha evidenziato l'assessore, è anche un territorio che diventa più attrattivo nel suo complesso e quindi più appetibile per imprese innovative che guardano ad adeguate forme di welfare per i propri dipendenti e per famiglie che possono scegliere di stabilirsi dove esistono condizioni che meglio soddisfino le loro esigenze. La Regione ha la certezza che anche questo percorso formativo consentirà di migliorare e rendere i territori sempre più 'amici della famiglia'. ARC/LIS/gg



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