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Notizie su Comunita Di Sant Egidio a Trieste

Il grande cuore della Comunità di Sant'Egidio, in 300 al pranzo di Natale
il tradizionale appuntamento

Il grande cuore della Comunità di Sant'Egidio, in 300 al pranzo di Natale

Quest'anno il tradizionale evento di solidarietà si è svolto all'interno del padiglione principale del centro congressi di porto vecchio. Presente l'arcivescovo di Trieste monsignor Enrico Trevisi e, in rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia, il consigliere regionale Carlo Grilli: "Gesù ci ha portato un grande vescovo, benvenuto a Trieste"

Operazione Silos, una decina di migranti ripuliscono la struttura
Il messaggio

Operazione Silos, una decina di migranti ripuliscono la struttura

A far partire l'iniziativa è stata Ali Mudassar, dipendente della Comunità di San Martino al Campo e volontario per Sant'Egidio che nella mattinata di oggi 1 agosto ha organizzato una squadra, comprato i sacchi e coordinato l'attività. "Stavo male io per loro, e allora mi sono detto: c'è qualcosa che possiamo fare? C'è qualcosa che loro possono fare per stare meglio?". Venticinque sacchi, tre ore di pulizia. "Ne faremo altre"

Il pranzo di Natale della Sant'Egidio è tornato, in porto vecchio in 250
Natale senza confini

Il pranzo di Natale della Sant'Egidio è tornato, in porto vecchio in 250

Persone provenienti da tutti i continenti hanno partecipato, per quanto riguarda Trieste, al trentesimo anniversario del pranzo del 25 dicembre. Carlo Grilli: "Trieste è città che sulla solidarietà ha la sua base, questo è un momento per fare dei pezzi di strada tutti assieme". Catalfamo: "Tutti parte della nostra grande famiglia"

"Sogno di diventare medico", storia di M., in fuga dall'Afghanistan e volontaria per Sant'Egidio
Il racconto

"Sogno di diventare medico", storia di M., in fuga dall'Afghanistan e volontaria per Sant'Egidio

Frequenta la terza di un istituto superiore di Trieste e in occasione del pranzo di Natale organizzato dalla storica Comunità, ha servito pasti caldi alla sua e alle molte famiglie presenti. Il padre è arrivato qualche anno fa, dopo la ripresa del potere da parte dei talebani. Un mese fa il ricongiungimento famigliare, grazie ad un corridoio umanitario aperto proprio dalla Sant'Egidio. "Qui sono libera, lì no". L'anonimato per non identificare la famiglia, perseguitata dai talebani

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