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118, Telesca: «Abbiamo aumentato mezzi ed equipaggi: priorità va sempre data alle emergenze»

L'assessore regionale Maria Sandra Telesca replica a Riccardi e Novelli in relazione ad un episodio in cui un "codice bianco" non avrebbe visto l'intervento dell'ambulanza

«In casi eccezionali può verificarsi che più eventi urgenti facciano attendere un evento non urgente. Diversamente bisognerebbe avere un numero infinito di mezzi e questo non sarebbe possibile perché servirebbero infinite risorse. In un clima non appesantito dall'animosità politica e dalla fame mediatica di campagna elettorale si parlerebbe di queste cose con più serenità ed equilibrio». Lo afferma l'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, replicando alle affermazioni del capogruppo consiliare di Forza Italia Riccardo Riccardi e del consigliere Roberto Novelli, in relazione ad un episodio in cui un "codice bianco" non avrebbe visto l'intervento dell'ambulanza.

«Riccardi sa bene - prosegue Telesca - che noi abbiamo già aumentato i mezzi e gli equipaggi, e sa ancora meglio che eventi di questo tipo accadevano anche prima della riforma. Certo, chiunque si occupi di sanità vorrebbe poter essere presente sempre e dovunque con un'ambulanza dove un cittadino chiama, anche se non c'è un'urgenza. Ma è onesto dire che questo non è e non sarà mai possibile, e che non c'è stata un'età dell'oro col governo del centrodestra in cui si avevano a disposizione più mezzi e più risorse. L'eccellenza che Riccardi e Novelli lamentano come perduta, fortunatamente esiste ancora la sperimentano ogni giorno migliaia di pazienti, quelli salvati senza clamore dal 118, quelli ricoverati e operati, quelli assistiti sul territorio».

«La questione degli interventi nelle situazioni non urgenti - aggiunge l'assessore - è da sempre dibattuta in sanità e possiamo su questo portare un lungo elenco di situazioni che si sono verificate anche in passato, e su cui il Comitato regionale emergenza urgenza, da noi istituito, valuta e valuterà ancora dove serve rinforzare. Anzi l'abbiamo già fatto, anche se Riccardi finge di non saperlo: in passato, ad esempio, in alcune zone della Carnia i tempi di arrivo per codici gravi erano insostenibili, e perciò siamo intervenuti».

«La sanità - conclude Telesca - è complessa e bisogna sempre cercare l'equilibrio tra quello che serve realmente e quello che è comprimibile. Perché se non ci sono dubbi che la priorità è garantire l'intervento salvavita, i costi sono comunque a carico dei cittadini e le risorse vanno utilizzate in primo luogo per salvare vite. Dovrebbe saperlo i consiglieri Riccardi e Novelli, che ci ha spesso accusato in consiglio di aver un bilancio troppo assorbito dalla sanità».

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