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500 ml Euro dalla Regione per l'Imprenditoria Giovanile

Fa perno su un pacchetto iniziale di risorse pari a 500 mila euro il nuovo regolamento regionale che attua l'art. 20 della LR 5/2012 e incentiva l'imprenditoria giovanile.A illustrarlo alla stampa, alla presenza dei rappresentanti dei Gruppi...

Fa perno su un pacchetto iniziale di risorse pari a 500 mila euro il nuovo regolamento regionale che attua l'art. 20 della LR 5/2012 e incentiva l'imprenditoria giovanile.
A illustrarlo alla stampa, alla presenza dei rappresentanti dei Gruppi giovani imprenditori di Confcommercio, Confartigianato e Confindustria, sono stati questa mattina l'assessore regionale alle attività produttive, Federica Seganti, e i consiglieri Massimo Blasoni (Pdl), primo firmatario della legge 5 e presidente del relativo comitato ristretto, e Ugo De Mattia (Lega Nord). Ricordando che la norma è stata proposta dal Consiglio regionale, l'assessore ha spiegato che "grazie a un regolamento semplice, snello, di facile implementazione e in grado di dare risposte veloci" da gennaio sarà possibile l'erogazione di fondi "che porteranno alla costituzione di una quarantina di aziende".

Il documento, che da oggi è disponibile sul sito internet della Regione, si ispira a quello già messo a punto a sostegno dell'imprenditoria femminile, "anch'essa finanziata all'inizio con 500 mila euro, - ha ricordato l'assessore - cifra poi portata, in sede di adeguamento di bilancio, a 3 milioni per la gran quantità di domande pervenute, un incremento che, se l'iniziativa avrà lo stesso successo, potrebbe essere ipotizzato anche per l'imprenditoria giovanile"

I contributi vanno da 5 mila a 40 mila euro e possono venir erogati anticipatamente sino al 70 per cento della cifra concessa previo l'avvio dell'iniziativa.
"Sappiamo che una delle difficoltà dei giovani è l'accesso al credito bancario - ha detto l'assessore - e un anticipo può essere utile".

Gestore del finanziamento messo a disposizione sarà Unioncamere, il bando in base al quale verranno concessi i fondi verrà pubblicato quest'anno entro la prima metà di gennaio (sarà poi riproposto, di anno in anno, entro l'1 marzo) e potranno venir finanziati progetti presentati successivamente all'invio della domanda e comunque entro 6 mesi dal ricevimento del decreto di concessione.

I fondi verranno erogati per coprire le spese di investimento (dagli arredi alle attività promozionali), di costituzione (dalle spese notarili al business plan), di primo impianto (dalla ristrutturazione dei locali al sito internet al frachising, alla certificazione della spesa), ma non saranno coperte le spese relative a interessi e oneri finanziari, beni di consumo, tasse, personale, corsi di formazione; alcuni costi non coperti potranno beneficiare di altri finanziamenti nei limiti previsti per gli aiuti de minimis.

"In questa regione abbiamo agito con grande forza sugli ammortizzatori sociali - ha detto Blasoni - ma fare solo questo sarebbe stato limitativo rispetto a un'operazione più ampia, in cui ci si chiede dove andranno a lavorare i nostri figli e quelli che vengono espulsi dal mercato del lavoro o vorrebbero entrarvi".

"Non saranno tutti assunti da qualcuno - ha continuato il consigliere - e non andranno tutti a fare concorsi pubblici, che non ci sono più: per questo noi vogliamo dare spazio, attraverso questa legge, a tanti nuovi imprenditori".

"La legge per i giovani si esprime su mille altre materie che li riguardano, ma ha come cardine lo start up di nuove imprese e la costituzione di un fondo di garanzia affinché abbiano accesso al credito - ha spiegato Blasoni - e il regolamento che per il momento attua l'articolo 20 servirà a far nascere imprese di prima generazione, cosa che a me, senza demagogia, sembra bellissimo".

Osservando che dare sostegno ai giovani imprenditori non è un atto a favore di un' élite, ma punta a far sì che chiunque, anche privo di mezzi e senza sostegno familiare, possa darsi un lavoro, il consigliere ha quindi ricordato che è in via di definizione un altro regolamento che attuerà l'articolo 28 della LR 5/2012 per la creazione di un fondo che consentirà ai giovani che fanno impresa di ottenere credito sino a 60 mila euro.

"Anche l'agevolazione dell'accesso al credito servirà a mettere in moto il sistema che la forza di un giovane può creare" ha rilevato a sua volta De Mattia, osservando che bisogna credere nel futuro e sottolineando l'importanza del turn over per impedire alle aziende di fossilizzarsi.

"Dopo le donne e i giovani, terzo steep dell'iter che ci siamo imposti in questa direzione sarà l'impegno a favore della creazione di reti di impresa - ha concluso De Mattia - perché bisogna fare sistema per collocarsi sul mercato globale"

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