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Abolizione delle Province, si Unanime in Consiglio Regionale

Ecco le dichiarazioni dei consiglieri Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità (37 votanti e altrettanti sì) la proposta di legge nazionale numero 1 che modifica lo Statuto del Friuli Venezia Giulia sopprimendo le Province.

Ecco le dichiarazioni dei consiglieri

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità (37 votanti e altrettanti sì) la proposta di legge nazionale numero 1 che modifica lo Statuto del Friuli Venezia Giulia sopprimendo le Province.

Queste le dichiarazioni di voto:

Bruno Marini (GM/FI): sì alla legge perché si tratta di un voto politico e di principio, coerente con la posizione espressa in campagna elettorale. Dopo l'istituzione delle Regioni, da 44 anni in Italia si parla di sopprimere le Province il cui ruolo, stretto nella tenaglia Regioni-Comuni, è stato via via svuotato.

Sì alla legge voto anche da Alessandro Colautti (Pdl): siamo politicamente favorevoli, pur avendo su alcune questioni al nostro interno un dibattito ancora aperto.

Il voto favorevole convinto del PD è stato confermato da Cristiano Shaurli. Abbiamo esercitato la nostra specialità nell'approvare la norma, ma anche nella discussione che ci ha portato a questo risultato. È un primo passo fatto nella giusta direzione.

Così Elena Bianchi (M5S), che ha chiesto alla maggioranza di coinvolgere di più il resto del Consiglio regionale, tenendo conto dei contributi che vengono sempre dati in modo costruttivo.

Giulio Lauri (SEL) ha espresso l'auspicio che la presidente Serracchiani prenda un impegno molto forte e deciso a difesa dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia e delle istanze di regionalismo che caratterizzano il dibattito politico e culturale del nostro Paese.

A favore anche Autonomia Responsabile, così Roberto Dipiazza, perché non da oggi convinto di questa scelta.

Anche i Cittadini - così Gino Gregoris - sono convinti sostenitori di un provvedimento che dà l'avvio a un percorso di ammodernamento e di snellimento istituzionale.

Igor Gabrovec (PD-Ssk) ha invece confermato la sua non partecipazione al voto per i motivi espressi in sede di dibattito generale.

L'assessore Paolo Panontin ha parlato di un testo finale ulteriormente pulito e chiaro e ha ribadito che si tratta della prima tessera di un mosaico che disegnerà la nuova architettura della regione. Sul piano politico ha prevalso la coerenza con gli enunciati e gli impegni assunti dai vari gruppi. Un così ampio consenso dà un forte segnale al Parlamento, rafforza l'idea della specialità e il nostro ruolo di Regione autonoma e i nostri parlamentari avranno maggiore facilità nel chiederne la calendarizzazione e il voto conseguente.

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