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Aeroporti, Serracchiani: «Enav non ridimensioni scalo Fvg»

«Sono tutt’ora in corso trattative per individuare un socio industriale che potrebbe dare ulteriore impulso al traffico aereo»

«Scongiurare un ridimensionamento dell’Aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari, salvaguardando tutti i posti di lavoro di uno scalo che è strategico per l’intero sistema infrastrutturale del Nord Est e dei Paesi contermini». Lo ha chiesto, con una interrogazione urgente al ministro dei Trasporti, la deputata del Partito democratico Debora Serracchiani, la quale ha proposto anche di «convocare un tavolo di confronto, coinvolgendo direttamente anche la Regione Friuli Venezia Giulia, che è socio di riferimento della società Trieste Airport SpA».

Serracchiani ha evidenziato  nella sua interrogazione che «l’aeroporto del Fvg si trova in una fase espansiva della propria attività, conseguente la realizzazione del polo intermodale che congiunge lo scalo dell’alta velocità ferroviaria. Inoltre - ha precisato - sono tutt’ora in corso trattative per individuare un socio industriale che potrebbe dare ulteriore impulso al traffico aereo dell’intera regione e che lo scalo di Ronchi dei Legionari è l’unico al servizio dei viaggiatori sloveni e dell’Istria croata».

«Il ridimensionamento dello scalo regionale - ha ricordato la parlamentare Dem - è previsto dal piano industriale 2018-2022 che introduce nuove tecnologie per il controllo del traffico aereo ed una conseguente riduzione del personale in servizio. Tale nuovo piano industriale – ha aggiunto - preoccupa in particolare per il futuro del centro aeroportuale di Ronchi dei Legionari, in quanto si prevede la chiusura della postazione del radar di avvicinamento, installato nel 2008, che controlla e prende in carico tutti i sorvoli che interessano il Friuli Venezia Giulia e quindi non solo di quegli aeromobili che atterrano o decollano a Ronchi dei Legionari».

«Oggi, ha dichiarato Serracchiani, l’Enac ha cancellato ben 721 voli su tutto il territorio nazionale a causa di uno sciopero dei controllori di volo dell’Enav. La situazione si sta aggravando ed necessario rivedere il nuovo piano industriale che, evidentemente, crea già ora disagio tra i lavoratori del settore, i quali - ha concluso - non possono essere soggetti passivi della ristrutturazione».

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