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Aeroporto, Sergo (M5s): «5 milioni nel silenzio assoluto». Peroni: «Aumento capitale coerente»

Sergo: «La Giunta vuole ripianare i debiti accumulati da una sua partecipata con i soldi dei cittadini»; Peroni: «nessuna incongruenza tra lo stanziamento e l'ipotizzata cessione di una quota del capitale al mercato»

«Un anno fa il presidente della società Aeroporto Fvg spa Marano e il direttore generale Consalvo erano stati auditi dalla I e IV Commissione del Consiglio regionale. Era stata un'audizione piena di buoni propositi, con l'illustrazione del Piano industriale 2016-2020 che dovrebbe portare lo scalo regionale a movimentare un milione di passeggeri a fronte di 39 di milioni di euro di investimenti».
«Nel corso dell'audizione si era fatto solo un breve cenno alla partecipazione a questi investimenti con un apporto da parte dell'azionista Regione Fvg che veniva definito minimale. Per questo, già nel corso dell'assestamento di bilancio 2015, il Consiglio regionale aveva deliberato un primo aumento di capitale di Aeroporto Fvg del valore di un milione di euro. L'anno successivo, dopo l'audizione, sono stati aggiunti altri 300mila euro».

A ricordarlo è il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo, che aggiunge:
«Era condivisa l'opinione che il cosiddetto apporto minimale fosse concluso e invece ecco che dal cilindro dell'assestamento di bilancio, nascosti tra le tabelle del disegno di legge che andrà in discussione questa settimana in Aula, spuntano 5 milioni di euro di cui la Giunta non ha mai fatto cenno; 5 milioni di cui l'assessore Peroni non ha detto nulla né durante la presentazione della manovrina alla stampa, né ai commissari della I e IV Commissione, spostando l'attenzione più sull'acquisizione delle quote dell'interporto di Fernetti da parte di Friulia spa che non su questa che è la vera grande operazione finanziaria dell'assestamento di bilancio».
«Basti sottolineare -continua - che si tratta praticamente dello stesso importo destinato a settori importanti come agricoltura, ambiente, turismo e cultura».

«Ancor più sconcertante scoprire che Aeroporto Fvg sia alla ricerca di un socio privato, da un'intervista del presidente Marano sul Sole 24 Ore. Nel corso dell'intervista, oltre ad annunciare un aumento di passeggeri previsto per il 2017 del 15 per cento - previsione piuttosto ottimistica visto che nei primi 5 mesi dell'anno c'è stato un aumento del 5 per cento, rispetto a un 2016 che aveva già fatto registrare un calo del 2 per cento -, Marano ha anche annunciato che per far fronte agli investimenti sarà necessario rivedere l'assetto societario e aprire ai privati, gli unici - secondo lui - a garantire la spinta necessaria alla crescita dell'azienda».
«Erano infatti due le opzioni per poter avviare la gara europea alla ricerca di un socio: l'aumento di capitale finalizzato all'ingresso del nuovo socio o la cessione diretta di quote. A quanto pare la scelta è già stata fatta».

«La Giunta Serracchiani mette sul piatto altri 5 milioni di euro e si appresta così a predisporre la gara che probabilmente consentirà di rilevare la maggioranza della società con una quota superiore al 51 per cento, così come auspicato dallo stesso Marano».
«Ancora una volta chi governa il Friuli Venezia Giulia ha deciso di ripianare i debiti accumulati da una sua partecipata con i soldi dei cittadini, per poi mettere sul mercato un prodotto finalmente appetibile per i privati. Ecco come la Giunta Serracchiani utilizza i soldi dei suoi cittadini».

«L'aumento di capitale previsto nel ddl di assestamento risponde a vincoli ministeriali, che impongono precise entità di capitale alle società aeroportuali, in diretta proporzione al flusso annuale di passeggeri».
Così replica a Sergo all'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, in merito ad un aumento di capitale previsto per la società Aeroporto Friuli Venezia Giulia spa.
L'assessore ha ricordato che «nel corso dell'ultima audizione dei vertici dello scalo, il Consiglio regionale è stato informato del piano industriale adottato dall'azienda: piano che, puntando al target di oltre un milione di passeggeri annui, comporta l'esigenza di elevare il capitale sociale dall'attuale importo di 3 milioni a quello di circa 8 milioni. Dunque, un atto dovuto, responsabilmente assunto in coerenza con il piano industriale noto al Consiglio regionale».

Per Peroni, dunque «non vi è nessuna incongruenza tra tale stanziamento e l'ipotizzata cessione di una quota del capitale al mercato. Non si tratta infatti di privatizzare alcunché, bensì di cercare un partner di mercato idoneo a far uscire l'aeroporto dall'attuale condizione di isolamento, collocandolo nel panorama degli operatori al passo con il mercato odierno».
«Il Governo regionale non ha altro obiettivo che rilanciare questo asset, rendendolo efficiente e, con ciò, favorendo quella mobilità di persone e di merci che - ha concluso Peroni - reputiamo strategica per lo sviluppo della nostra comunità».

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