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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Ambasciatore di Romania a Trieste, Dipiazza: Intensificheremo rapporti culturali ed economici

Sottolineata l'importanza del capoluogo giuliano nei rapporti tra le due nazioni, citato come esempio i cantieri romeni che lavorano per Fincantieri

Il Sindaco Roberto Dipiazza ha ricevuto oggi in Municipio, in visita di presentazione, l'Ambasciatore di Romania in Italia George Gabriel Bologan, accompagnato dal Console Generale a Trieste Cosmin Victor Lotreanu. 
Con l'alto diplomatico, che era già giunto una prima volta a Trieste nel luglio scorso in occasione del IV° Vertice dei Balcani Occidentali, ma che compie in questi giorni la sua prima visita ufficiale in veste di Ambasciatore, il Sindaco Dipiazza si è cordialmente intrattenuto nel tradizionale Salotto Azzurro, illustrandogli i principali punti di forza attuali della nostra città, dai traffici portuali (grazie anche ai profondi fondali naturali di cui dispone il nostro porto) alla cantieristica (con la Fincantieri), dalla forte presenza di istituti di ricerca alle prospettive di sviluppo legate al riuso della vasta area del Porto Vecchio, fino al crescente interesse di investitori esteri per importanti interventi nell'intero ambito cittadino (e infatti proprio oggi, subito dopo la visita del diplomatico romeno, ha avuto luogo la  presentazione da parte degli acquirenti austriaci del progetto di massima per la riqualificazione dell'area dell'ex Fiera di Montebello, n.d.r.). 

Nel corso del colloquio è stata comunemente sottolineata l'importanza di Trieste nei rapporti bilaterali tra Romania e Italia. E' stato fatto proprio l'esempio della cantieristica, ricordando come  alcuni cantieri romeni lavorino per la Fincantieri, per alcune particolari fasi progettuali o specifiche lavorazioni (è il caso del cantiere di Tulcea sul Danubio, facente parte del gruppo Vard, azienda direttamente controllata dalla società di Trieste).

E mentre sono ormai migliaia le imprese italiane che operano in Romania, nazione dove, tra l'altro – ha spiegato l'Ambasciatore Bologan, riferendo un dato poco noto – vive anche dagli anni del primo dopoguerra una piccola comunità di italiani allora emigrati per lavoro e che oggi ha diritto, come tutte le altre minoranze, a essere rappresentata da un deputato al Parlamento di Bucarest, d'altro canto molti sono i romeni che vivono e lavorano in Italia e, in misura significativa, anche a Trieste, dove da una decina d'anni, non casualmente, vi è anche – come ha sottolineato il Sindaco Dipiazza – un'attiva comunità religiosa romeno-ortodossa, con il suo parroco e da un paio d'anni anche con una suo luogo di culto stabile e ufficiale (la chiesetta di via dell'Istria 71, messa a loro disposizione dalla vicina parrocchia cattolica dei Padri salesiani, n.d.r.).

«Vi sono dunque tra di noi già forti legami, non solo economici ma culturali, spirituali e storici», ha detto quindi l'Ambasciatore Bologan, dimostratosi un profondo conoscitore della realtà italiana, anche per aver lavorato in precedenza quale giornalista, corrispondente dall'Italia per giornali e radiotelevisioni romene, in particolare come vaticanista accreditato presso la Sala Stampa della Santa Sede. 
Desideroso peraltro di conoscere e approfondire ancor meglio la nostra città, per la quale ha speso vive parole di apprezzamento, ma con la quale – ha simpaticamente affermato – «già sento di avere un legame speciale anche per la mia origine da una regione romena che in passato fece parte, come Trieste, dell'Impero Austro-Ungarico». Va detto infatti che il giovane Ambasciatore George Gabriel Bologan è nato infatti a Hunedoara (già Eisenmarkt, in tedesco), nella “regione storica” della Transilvania, fino alla Prima Guerra mondiale facente parte dello Stato asburgico. 

Anche in tal senso, dopo aver rimarcato la necessità di una più ampia conoscenza e valorizzazione dei rapporti con il nostro territorio tramite apposite prossime iniziative, e rendendo infine omaggio alle caratteristiche plurietniche e di apertura culturale della nostra città,  l'Ambasciatore Bologan ha concluso l'incontro iscrivendo un bellissimo messaggio nel Libro d'Oro dei visitatori illustri del Municipio, con un ringraziamento «per il modello di dialogo, offerta di opportunità e capacità di sviluppo che Trieste offre all'Europa».

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