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Arriva il Bilinguismo sulle Insegne Pubbliche, Partenza "Soft"

La Presidente Serracchiani individua chi dovrà utilizzare, obbligatoriamente, anche lo sloveno nelle aree di confine... Autobus, treni, autostrade, poste, Rai eccetera; ma visti i problemi economici raccomanda moderazione negli interventi La...

La Presidente Serracchiani individua chi dovrà utilizzare, obbligatoriamente, anche lo sloveno nelle aree di confine... Autobus, treni, autostrade, poste, Rai eccetera; ma visti i problemi economici raccomanda moderazione negli interventi

La presidente della Regione Debora Serracchiani ha firmato nella giornata di ieri il decreto che individua gli enti gestori e concessionari dei servizi pubblici che, in base all'art.10 della legge 38/2001 ("Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia"), sono tenuti all'utilizzo dello sloveno nelle insegne pubbliche e nella toponomastica nell'area confinaria del Friuli Venezia Giulia, dove è storicamente presente questa comunità.

Cosi recita il comunicato stampa inviato dalla Presidenza Regionale; un provvedimento che indubbiamente ripropone un tema sentito sul territorio anche se con posizioni diametralmente opposte e che in anni, e situazioni storiche diverse da oggi, ha fatto molto discutere.

Un Bilinguismo che definiamo "soft" perché, per le complessità economiche di oggi, la stessa Serracchiani ne chiede una applicazione molto graduale...

Saranno così coinvolti nell'attuazione di tali misure Anas, Autovie Venete, Autostrade per l'Italia e FVG Strade; i gestori del Trasporto pubblico locale Trieste Trasporti, SAF-Autoservizi FVG di Udine ed APT di Gorizia; RFI-Rete ferroviaria italiana, Trenitalia, Aeroporto FVG, Poste Italiane e la Rai.

Per la complessità progettuale, realizzativa e l'impegno finanziario richiesto per l'attuazione degli specifici interventi, il decreto prevede l'introduzione graduale delle misure di tutela, ma viene raccomandato fin da subito l'avvio degli interventi che siano di più immediata concretizzazione.

Gli enti gestori dei servizi pubblici in questione sono stati proposti dal Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena. L'approvazione del decreto era stato uno dei temi al centro dell'incontro di Capodistria della presidente Serracchiani con il ministro per gli Sloveni d'Oltreconfine e nel Mondo Tina Komel.

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