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Sicurezza, «un drone per la Polizia locale di Trieste»

La proposta arriva dal capogruppo della Lista Dipiazza Vincenzo Rescigno: «Per operazioni di sicurezza, di pattugliamento delle coste e delle linee di confine diurno e notturno, di controllo del traffico e delle aree urbane, di soccorso dispersi, abusivismo edilizio e il controllo dell'ambiente e della fauna»

Il capogruppo della Lista Dipiazza in Consiglio comunale Vincenzo Rescigno ha presentato una mozione in merito al possibile utilizzo di droni da parte della Polizia locale di Trieste «il cui numero del personale effettivo del Corpo della polizia locale del Comune di Trieste nell'ultimo decennio è diminuito di circa il 30%; considerato che deve comunque assolvere ai propri incarichi (attività amministrativa, giudiziaria, vigilanza, sicurezza, viabilità e traffico); tenuto conto delle dinamiche destabilizzanti attinenti ai reati comuni commessi nella nostra città, alle allarmanti condizioni di inquinamento ambientale, nonchè alla sorveglianza dei confini a ridosso del nostro territorio; preso atto che per la Polizia locale si rendono sempre piu necessari interventi di pubblica utilità rapidi ed efficaci e necessariamente con il minimo dispendio di risorse possibile; valutato - spiega il consigliere nelle premesse - il fattibile utilizzo di droni, prezioso strumento di controllo, munito di caratteristiche congeniali a supporto delle molteplici attività di Polizia (essendo dotato in linea di massima, di 1 ora e più di autonomia per il volo (1000 metri di altezza) con un raggio d'azione di oltre 10 km ed una velocità massima di 80 km/h, adatto anche per il trasporto in zone impervie di medicinali, viveri, ecc., oltre che altri plurimi sofisticati vantaggi tecnico/logistici, calcolando che la spesa sarebbe anche relativamente bassa (1000/5000 euro ciascuno)». 

L'intento della mozione è quello di impegnare sindaco e I'assessore competente «ad adoperarsi, affinchè, la Polizia locale del Comune di Trieste venga equipaggiata con uno o più droni per la video-sorveglianza del territorio, viste le caratteristiche confacenti e ausiliarie alla compartecipazione tra operazioni di sicurezza, di pattugliamento delle coste e delle linee di confine diurno e notturno, di controllo del traffico e delle aree urbane, di soccorso dispersi, abusivismo edilizio e il controllo dell'ambiente e della fauna».

In regione non sarebbe il primo caso, infatti la Polizia locale di Udine aveva già presentato un drone (costato circa 3 mila euro) per le riprese aree che messo a disposizione anche della Polizia di Stato e dei Carabinieri, in azione ogni qual volta sarà necessario perlustrare un'area prima di un intervento o nel caso ci fossero ostacoli fisici da bypassare. «Di massima – aveva spiegato il comandante della Polizia Locale, Sergio Bedessi – il drone verrà usato per poter avere un punto di ripresa elevato quando si necessiti di immagini per tematiche particolari, come le discariche, oppure dove l'accesso dal basso può essere difficoltoso. Complessivamente il drone ha un'autonomia di volo di circa 25 minuti e verrà pilotato, all'occorrenza, da operatori della Polizia Locale».

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