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Baldassi (Cgil): «Sanità, intervenire subito sulle carenze»

Il segretario generale Fp Cgil Udine e responsabile regionale Fp per la sanità, Alessandro Baldassi, commenta in una nota in seguito alla tragica morte di Erik Tuan: «È agli interessi della popolazione che bisogna guardare»

«È davvero ora che la Regione la smetta di tagliare il personale in Sanità. Ed è ora che la presidente Serracchiani e l’assessore Telesca la smettano di minimizzare il fenomeno e le sue conseguenze. È di ieri la tragedia di Cividale. Non abbiamo diretta conoscenza della dinamica del drammatico avvenimento, ma conosciamo bene – e lo segnaliamo inutilmente da tempo alla Regione – il fenomeno dell’emergenza organici» ad affermarlo Alessandro Baldassi, segretario generale Fp Cgil Udine e responsabile regionale Fp per la sanità in una nota.

«Sono sotto gli occhi di tutti, del resto, i Pronto soccorso intasati con le persone che aspettano ore ed ore, le aree di emergenza in grave sofferenza, i reparti di medicina con più degenti rispetto ai posti letto previsti, le liste di attesa interminabili e via continuando con le difficoltà di tanti reparti e pure dei servizi distrettuali e territoriali. Con il personale che salta ferie e riposi per fare fronte ai bisogni della popolazione. Le minimizzazioni della Regione si scontrano con la dura realtà e con i numeri. Da novembre 2013 a novembre 2014 nella sanità regionale ci sono circa 350 operatori in meno: una cinquantina in meno nel solo mese di dicembre 2013 e altri 300 da gennaio a novembre 2014».

«La gran parte dei vuoti riguarda personale del ruolo sanitario. Non ci si venga a dire che questo è inevitabile. La verità è che è possibile una strategia diversa anche in carenza di risorse. La Regione, quindi, faccia almeno 3 cose. Recuperare risorse eliminando i “doppioni” come più volte annunciato e mai fatto, tranne in rarissimi casi. Negli indirizzi per il 2015 la Regione si è “dimenticata” la questione: si faccia tornare la memoria. Cambiare radicalmente l’organizzazione dei medici di medicina generale (i cosiddetti medici di base) aprendo gli ambulatori 7 giorni su 7 e per tante più ore al giorno. È uno dei perni dimenticati della Riforma. Rimuovere il tetto alle assunzioni per il 2015, aumentando le risorse dedicate alla copertura dei vuoti di organico. La Regione deve farlo subito senza paura di toccare interessi forti. È agli interessi della popolazione che bisogna guardare».

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