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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bandiera di Trieste asburgica, Polidori: «Commenti fuori luogo, fuori tempo»

«Sono simboli di appartenenza, e come ha detto chiaramente Salvini in quel di Pontida, ognuno porta la bandiera che più gli aggrada!»

«La bandiera di Trieste, quella, per intenderci, con l’Alabarda gialla su fondo a strisce rosse e bianche, lo si voglia negare o meno, nacque nel lontanissimo 1382, e sventolò sui monumenti e dalle finestre della Città fino al 1918 quando, con l’arrivo dell’Italia, si cambiò la bandiera con un’alabarda argento (e non bianca, come erroneamente riportato!) su fondo rosso; e fanno circa 500 anni di storia! (sic!) Giova ricordare, peraltro, che le strisce orizzontali bianche e rosse non c’entrano nulla con l’odierna bandiera austriaca, nata anch’essa dopo la fine dell’Impero, ma sono i colori della Casata degli Asburgico, dei quali solamente Vienna e Trieste potevano fregiarsi!» Lo ha dichiarato il vicesindaco Polidori a seguito della polemica sollevata dagli alleati del Centrodestra dopo che Fedriga e Roberti hanno esposto l'aquila del Friuli e lo stemma di Trieste Asburgica alla 28esima edizione del raduno del Carroccio a Pontida.

«Ciò premesso - continua Polidori- genera stupore che qualcuno ancora si irrigidisca di fronte al fatto che le bandiere di un partito politico quale la Lega Nord siano, nella nostra Regione, quella storica per Trieste e quella con l’aquila per il Friuli: sono simboli di appartenenza, e come ha detto chiaramente Salvini in quel di Pontida, ognuno porta la bandiera che più gli aggrada! Qui sta tutta l’essenza dell’autonomismo propria della Lega: il RISPETTO nei confronti di ognuno per il proprio senso di appartenenza. Chi voleva sventolare il tricolore, quindi, poteva farlo, proprio perché questo è un sentimento assolutamente personale, intangibile ed insindacabile; ma così vale per chiunque faccia parte di questo movimento».

«“Svegliarsi” dopo quasi trent’anni, tanti sono passati da quando la Lega Nord Trieste adottò la bandiera storica della città, sembrerebbe un tantino fuori luogo, fuori tempo, e soprattutto pervicacemente irrispettoso nei confronti di chi porta avanti senza se e senza ma lo slogan: “Prima gli Italiani”, essenza della grande battaglia di civiltà che la Lega sta portando avanti con coraggio e determinazione! Sembrerebbero retrobattaglie, quelle di taluni, che parrebbero strumentali ed inutilmente denigratorie, se non fosse che la forza di questo centrodestra sta anche nel rispetto reciproco delle proprie identità politiche, cosa che se dovesse venir meno, implicherebbe allora sì conseguenze strutturali sull’assetto relazionale della coalizione».

«Ma così non è, la coesione del centrodestra, anche a Trieste, va oltre, tanto è vero che oggi in giunta abbiamo approvato un’importante delibera per la statua di Maria Teresa, e per i festeggiamenti del prossimo anno per i 300 anni dalla proclamazione del Porto Franco! RIngrazio pertanto chi mi ha dato l’opportunità di riaffermare il mio profondo orgoglio di appartenenza ad una città, quella di Trieste, alla quale sono legato nella sua totale storicità e complessità, dalle sue origini precristiane, alle epoche celtiche, a quelle romane, a quelle asburgiche... ed ora a quelle italiane» ha concluso.

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