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Bassi (Idv): "il Comune deve Attivarsi per i Malati di Sclerosi Multipla"

Ieri la I commissione del comune di Trieste, quella che ha tra le competenze anche l'igiene a sanità pubblica, si è riunita per discutere una mozioneil cui fine è dare la possibilità ai malati di sclerosi multipla di accedere al trattamento di per...

Ieri la I commissione del comune di Trieste, quella che ha tra le competenze anche l'igiene a sanità pubblica, si è riunita per discutere una mozioneil cui fine è dare la possibilità ai malati di sclerosi multipla di accedere al trattamento di per la cura dell' Insufficenza Venosa Cronica Cerebro Spinale.
La mozione è stata proposta, come primo firmatario da Paolo Bassi (capogruppo IdV), insieme Paolo Menis ( 5 stelle), Stefano Beltrame (pd), e Marino Sossi (sel).

"La questione è - spiega Bassi che la regione FVG ha deciso di recepire a un parere del Consiglio Superiore di Sanità non vincolante, che nella sostanza limita il diritto di cura ai malati di Sclerosi Multipla.

Oggi i malati di sclerosi multipla sono - prosegue Bassi - trattati con Interferone e devono fare molta fisioterapia, con risultati che contengono appena del 10% i peggioramenti dovuti alla malattia, ed effetti collaterali pesantissimi (febbri altissime ogni volta che ci si inietta l'interferone), i costi a carico del servizio sanitario sono tra i 20mila e 80mila all'anno per ogni malato, moltiplicato per 350 malati solo a Trieste e 1300 nella regione FVG.
Un semplice intervento di angioplastica (praticato a Cattinara tra la fine del 2010 ed i primissimi mesi del 2011), del costo una-tantum di 1.000 euro consente dalle risultanze cliniche un sostanzioso miglioramento della condizione di vita del malato, senza rischi significativi ."
Per il momento i malati che volessero sottoporsi a questo trattamento hanno due opzioni: farsi operare in privato spendendo tra i 5.000 e gli 8.000 euro o recarsi in una delle regioni, come il Piemonte dove questo trattamento viene fornito dall'Asl.
"Ritengo che l'obiettivo che la politica deve porsi è guardare la realtà senza pregiudizi od infingimenti, se un paziente dopo questo intervento avverte un miglioramento e riesce ad affrontare la vita con più serenità e a poter prolungare i tempi nei quali è autosufficiente, credo che solo questo elimini qualsiasi dubbio e noi politicamente abbiamo il dovere di intervenire.
La commissione ha deciso di aggiornarsi al 4 agosto per esperire ulteriori accertamenti, ma titengo positivo l'approccio metodologico che sta portando avandi la Presidente della commissione consiliare dr. Cogliati Dezza - conclude Bassi-".

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