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Brandi (Ass. Reg. Pari Opportunita') sulla Giornata contro la Violenza alle Donne

"Domani, venerdì 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza alle donne, esorto tutti a fare una riflessione su un tema che, purtroppo, rimane attuale nella cronaca di tutti i giorni e rappresenta una delle piaghe del vivere civile...

"Domani, venerdì 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza alle donne, esorto tutti a fare una riflessione su un tema che, purtroppo, rimane attuale nella cronaca di tutti i giorni e rappresenta una delle piaghe del vivere civile in molte aree del mondo".
L'invito a sensibilizzare ognuno di noi su un argomento di massima importanza per la società civile giunge dall'assessore alle Pari opportunità del Friuli Venezia Giulia, Angela Brandi, che, in occasione della giornata istituita dalle Nazioni Unite per ricordare l'assassinio delle tre sorelle dominicane Mirabal nel 1960, quando lottavano contro la dittatura, spiega così i motivi per i quali la Direzione regionale di sua competenza ha voluto aumentare le risorse finalizzate al finanziamento delle iniziative di contrasto al mobbing già messe in atto sul territorio.

"L'obiettivo - dichiara l'assessore - deve essere quello di rimuovere e contrastare le cause della violenza subita dalle donne, in un sistema di trasversalità sociale e culturale.
Una violenza - aggiunge - che spesso non si manifesta fisicamente, ma attraverso pratiche più subdole, come le molestie sul luogo di lavoro, l'esclusione professionale e la penalizzazione retributiva".

"In questo senso - continua Brandi - l'impegno dell'assessorato è stato finalizzato all'attivazione sul territorio regionale di cinque punti di ascolto allo scopo di promuovere iniziative di prevenzione e di sostegno a favore di quelle lavoratrici che si ritengono colpite da comportamenti discriminatori e vessatori protratti nel tempo. Complessivamente - spiega - sono state oltre 600 le donne che si sono rivolte a questi punti di ascolto, e tra queste circa la metà sono state prese in carico perché ritenute a serio rischio di mobbing."

"Di fronte a questi delitti - commenta l'esponente regionale - l'impunità rappresenta il rischio più grave perché allontanerebbe la pubblica opinione dalla percezione sociale di un problema che non è stato ancora del tutto rimosso dalla nostra società".

"Ecco perché - conclude Brandi - attorno a questa battaglia non ci devono essere divisioni di alcun genere: l'eguaglianza e il rispetto della persona rappresentano valori rispetto ai quali nessuno detiene l'esclusiva perché sono le fondamenta civili
della nostra democrazia".


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