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Bullismo a scuola, Ziberna (Fi): «Come punizione lavori socialmente utili per la comunità»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«Il fenomeno del bullismo, per la sua portata ed effetti, non può essere affrontato solo con conferenze, pubblicazioni e raccomandazioni buoniste, bensì con strumenti maggiormente efficaci, prima che possa aumentare il già elevato numero di giovani che sta subendo violenze ed angherie e prima che altri drammi possano aggiungersi a quelli già vissuti. Il bullo assume comportamenti violenti, volontari e consapevoli, con soprusi e angherie ripetuti nel tempo, in modo sistematico, rendendo la vittima in suo potere (sia esso fisico, relazionale o psicologico)», ha dichiarato il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Rodolfo Ziberna.

«Il bullo (ma ciò vale anche per il vandalo, ecc.) – ha affermato Rodolfo Ziberna - ama rendere pubblico ciò che fa ed affermare il proprio dominio, ecco perché vanno usati gli stessi strumenti. Anziché applicare sospensioni dalle lezioni o, come in alcuni comuni che hanno adottato ordinanze in tal senso, delle sanzioni amministrative che saranno pagate dai genitori, ritengo che la strada sia quella di promuovere un protocollo di intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale attraverso il quale prevedere che i dirigenti scolastici possano, a fronte di azioni di bullismo, vandalismo o azioni comunque gravi, prescrivere ai giovani studenti frequentanti dalla terza media inferiore sino alla quinta superiore, unitamente o in alternativa alla sospensione, lavori socialmente utili (presso associazioni di volontariato o altro), in un regime convenzionato con le amministrazioni comunali».  Ziberna

«Ritengo importante – aggiunge Ziberna - individuare azioni che consentano di disincentivare il bullismo, attraverso percorsi educativi,  condivisi con studenti, famiglie, altre componenti scolastiche ed istituzioni del territorio, che ne aumentino l’efficacia anche grazie al loro impatto nell’opinione pubblica, tale da agevolare la presa di coscienza da parte dei giovani dei comportamenti antisociali, per favorire un reale e concreto confronto con i valori della solidarietà e l’assunzione di stili di comportamento positivo, contribuendo alla formazione di una coscienza responsabile».

«Considerato l’evidente interesse della Regione – ha annunciato Rodolfo Ziberna -affinché la popolazione, soprattutto quella giovanile, cresca nel modo più sano possibile da ogni punto di vista, sono intervenuto presso la presidente della regione, Debora Serracchiani e l’assessore competente perché diano corpo a questo protocollo di intesa, nel senso indicato, con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani del Friuli Venezia Giulia».

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