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La protesta

"Non sulle nostre teste", dopo il no al referendum il fronte anti ovovia si mobilita

Durante il Consiglio comunale di domani 12 maggio Adesso Trieste scende in piazza per ribadire la contrarietà sul progetto ed alzare il tiro sul taglio degli alberi della pineta di Cattinara

La bocciatura del referendum è stato un duro colpo da digerire ma Adesso Trieste rilancia la protesta e torna in piazza. Dalle 16 di domani giovedì 12 maggio, in concomitanza con il Consiglio comunale chiamato a ratificare la variazione di bilancio, i municipalisti si ritroveranno in piazza Unità per esprimere la loro contrarietà all'opera. "Siamo stufe e stufi di decisioni prese sopra le nostre teste" così la nota di Laterza e compagni che prendono la palla al balzo anche per inserire nel dissenso la questione della pineta di Cattinara. "Vogliamo che l'Accordo di Programma, che prevede il taglio di più di 500 alberi per aggiungere cemento, parcheggi e svincoli in un rione che ha già ampiamente pagato le spese di scelte urbanistiche scellerate, venga cambiato urgentemente". 

"Siamo contrari all'ovovia, e vogliamo dirlo forte e chiaro, nonostante il quesito del referendum sia stato bocciato con la motivazione che non c'è tempo perché la popolazione possa esprimersi su un progetto così impattante".

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