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Carini (Start-up): «Città metropolitana grande opportunità, Serracchiani "nemica" di Trieste»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«Affermare che il riconoscimento dello status di Città Metropolitana non serva a Trieste in quanto sarà un grande beneficio essere il capoluogo di un Friuli Venezia Giulia frettolosamente spossessato dalle Province è un falso ideologico ad uso e consumo dell’attuale presidente della Regione, friulanista convinta e unica vera nemica di Trieste. Seppure costretti a negare l’evidenza da una Serracchiani che li tratta quotidianamente a pesci in faccia – afferma Fabio Carini, candidato sindaco con la lista Startup Trieste – gli stessi componenti della Giunta regionale, almeno quelli di parte triestina, sono certamente consci di quanto la perdita di identità e l’attuale isolamento di Trieste è e sarà sempre più marcato se questa città rimarrà confinata all’interno di un territorio con il quale ha poco o nulla da condividere».

«L’obiettivo degli indipendentisti triestini– aggiunge Carini – potrebbe essere molto più pragmatico e raggiungibile se tralasciassero propositi di scissionismo dall’Italia e ci focalizzassimo tutti sull’addio al Friuli Venezia Giulia, guardando molto di più ad obiettivi e riconoscimenti internazionali attraverso quello che è, al momento, l’unico strumento possibile per una vera e propria startup del Nordest, Trieste Città Metropolitana».

«Ovvio – evidenzia Carini - che la Regione, la stessa che ha voluto ad ogni costo il prolungamento in attività della Ferriera di Servola, la Regione che è sotto procedura europea per mancato rispetto dei parametri ambientali, la Regione che vorrebbe privare Trieste dei benefici di un’eccellenza operativa ed economica quale Trieste Trasporti, la Regione che spreca risorse nella promozione turistica di aree sperdute invece di concentrarsi sulla potenzialità di Trieste ha tutto l’interesse di mantenere l’egida sulla nostra città per depotenziarla di risorse e di potere decisionale su argomenti di primaria rilevanza a favore del Friuli».

«L’appello rivolto a tutte le rappresentanze politiche e civiche di Trieste – conclude Carini – è di unirsi per formare una squadra vincente in ottica europea, unirsi per allontanare le mani di Serracchiani da una città Grande, una città Unica, una città che può e deve fare a meno di una Regione inutile, anzi dannosa».

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