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Caso Regeni, De Monte: «Continueremo a cercare la verità finchè non sarà fatta giustizia»

Le parole di Isabella De Monte, eurodeputata Pd e vice capodelegazione dei parlamentari democratici, all’iniziativa organizzata al Parlamento europeo per ricordare Regeni e chiedere verità e giustizia a due anni dalla sua barbara uccisione

«Continueremo a cercare la verità finché non sarà fatta giustizia. Lo dobbiamo a Giulio Regeni, alla sua famiglia, ai suoi amici, alla sua terra. L’Europa deve avere un ruolo attivo, forte, di pressione nei confronti dell’Egitto per contribuire a fare luce su questa vicenda». Lo ha detto oggi a Bruxelles Isabella De Monte, eurodeputata Pd e vice capodelegazione dei parlamentari democratici, durante l’iniziativa organizzata al Parlamento europeo per ricordare Regeni e chiedere verità e giustizia a due anni dalla sua barbara uccisione. L’iniziativa è stata promossa da De Monte, friulana come Regeni, e dalla collega britannica Alex Mayer, eletta nella Circoscrizione Cambridge. Hanno partecipato deputati europei, italiani e non, che hanno esposto uno struscione giallo con la scritta “Verità per Giulio Regeni” di oltre sei metri di lunghezza davanti alla commissione Diritti umani.

De Monte nel suo intervento ha anche spiegato che dopodomani, venerdì 26 gennaio, sarà nel Regno Unito, a Cambridge, assieme alla collega Mayer, per due incontri: il primo all’Università, dove Regeni lavorava come ricercatore, e il secondo con i referenti locali di Amnesty International.

«Va ribadito convintamente che quella per Regeni è una battaglia di libertà e giustizia che riguarda innanzitutto lui, ma non solo: è una battaglia democratica per tutti, che va combattuta su tutti i fronti. È una vicenda non solo italiana, ma internazionale, che ha visto il Parlamento europeo partecipe e che deve continuare finché non sarà fatta piena giustizia. Anche per questo ho deciso di andare a Cambridge venerdì, perché ritengo sia utile un’interlocuzione serena con i referenti dell’università inglese, anche dopo le polemiche che hanno interessato l’ateneo e i docenti con i quali Regeni collaborava».

De Monte e Mayer a Cambridge incontreranno la professoressa Eilís Ferran, prorettore per le Relazioni internazionali e istituzionali, e Paul Mylrea, responsabile Comunicazione dell’Università. Nel pomeriggio vedranno anche i referenti locali di Amnesty International, che stanno organizzando una serie di iniziative in memoria di Giulio Regeni in occasione del secondo anniversario della sua morte.

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