Chiusura 16 uffici in regione, SEL FVG: «Poste Italiane garantiscano stesso servizio pubblico ovunque»
Lo rileva in una nota Marco Duriavig, coordinatore Sel Fvg: «A fronte degli accordi che erano stati presi non può esserci un dietrofront che, oltre alla chiusura di ben 16 uffici, prevede anche nuovi tagli» »
«Fanno bene la Regione e i Comuni a richiedere il rispetto del protocollo sottoscritto lo scorso novembre, nel quale le Poste si impegnavano a rafforzare il ruolo delle sedi decentrate. A fronte degli accordi che erano stati presi non può esserci un dietrofront che, oltre alla chiusura di ben 16 uffici, prevede anche nuovi tagli».
Lo rileva in una nota Marco Duriavig, coordinatore Sel Fvg.
«L’atteggiamento di un’azienda pubblica come le Poste - continua la nota - si sta dimostrando deleterio, quando dovrebbe invece essere collaborativo per garantire un servizio a tutti i cittadini e non limitarsi a guardare ai suoi stessi interessi economici. Quello di servire quotidianamente anche le aree disagiate dev’essere un servizio garantito in linea con il ruolo pubblico dell’azienda. La chiusura prevista di 16 centri periferici e la sperimentazione del postino a giorni alterni in 46 comuni suona come un invito a spopolare ulteriormente la montagna».
«Da un’azienda controllata dallo Stato - conclude - ci si aspetta invece che tutte le aree di una regione vengano trattate allo stesso modo. La montagna purtroppo ha già pagato l'indifferenza e la miopia di una certa politica. Oggi merita il sostegno di tutte le istituzioni ed enti pubblici».
