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Chiusura confini Austria, De Monte (Pd): «Scelta antistorica e fuori tempo»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«La ritrovata prudenza dell’Austria sulla costruzione della barriera al Brennero è l’unica scelta possibile e sensata, e confidiamo sia ribadita anche nelle relazioni con gli altri Stati membri, come la Germania».

Lo afferma l’europarlamentare del Pd, vice capodelegazione italiana, Isabella De Monte, commentando la frenata di Vienna sulla realizzazione del muro al confine con l’Italia. 

Secondo De Monte «la corsa a muri e barriere di protezione è un fatto antistorico e antieconomico: un’Europa spaventata, isterica e divisa è nociva a se stessa. Questo l’Italia l’ha capito da subito, altri no».

«Se esistono dei principi e delle regole fondamentali – continua - sono quelle che l’Europa si è data per essere spazio di libera circolazione di persone e merci: tornare indietro sarebbe un fallimento e un sonoro colpo alla nostra economia. Solo con la chiusura del Brennero – aggiunge De Monte – la Cgia di Mestre stima una perdita potenziale di 9,5 miliardi di euro l’anno, oltre ai danni in particolare del settore dell’autotrasporto, che già patisce in modo pesante gli effetti della crisi e la concorrenza sleale».

«Auspico che l’Austria esca dalla frenesia elettorale – sottolinea De Monte – e rafforzi la collaborazione con l’Italia su tutti i fronti, compreso quello del controllo del territorio. Ci sono numerose buone ragioni per farlo, non solo di principio ma anche concrete, come i progetti di sviluppo Interreg Italia-Austria, che, credo – conclude - nessuno abbia intenzione di mettere in discussione».

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