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Immigrazione, Ciriani (FdI) e Zilli (LN): «Iniziative strutturali no mancette o calcio»

Luca Ciriani (FdI/AN) e Barbara Zilli (LN) hanno presentato a Udine una mozione che andrà in discussione nella prossima seduta di Consiglio e che mira a diminuire la presenza di immigrati nel FVG

«A falsi proclami e alle scandalose iniziative di Serracchiani e Torrenti, noi rispondiamo con concretezza: il dramma immigrazione va affrontato con iniziative strutturali, non elargendo mancette o facendo giocare a calcio gli immigrati». A dirlo, Luca Ciriani (FdI/AN) e Barbara Zilli (LN), che hanno presentato a Udine una mozione che andrà in discussione nella prossima seduta di Consiglio, martedì 31 gennaio.

«Dobbiamo in ogni caso partire da un dato oggettivo - hanno detto Ciriani e la Zilli - e cioè che le politiche attuate finora dalla Serracchiani in Regione e da Renzi a Roma sono risultate fallimentari; e fino a oggi da Minniti sono giunti solo annunci. Le nostre proposte e richieste alla Regione e al Governo sono ben chiare, partendo dal fatto che il fenomeno non è più emergenziale ma cronico: dobbiamo bloccare i flussi già alla partenza, espellere in tempi rapidi chi non ha alcun diritto di rimanere nel nostro Paese e intensificare i rimpatri mediante accordi bilaterali, eliminando le scandalose mance di 3.500 euro promesse dagli Esecutivi nazionale e regionale. «A questo aggiungiamo - così ancora i due esponenti di centrodestra - la creazione di Centri di identificazione Cie che siano davvero sorvegliati e funzionali a un rapido rimpatrio. Poi irrinunciabile è l'obbligatorietà di rendicontazione delle spese sostenute dai soggetti che si occupano dell'accoglienza, al fine di evitare ancora speculazioni sul fenomeno».

I due firmatari della mozione rivendicano la necessità di «diminuire la presenza di immigrati all'interno dei confini del FVG. Il tetto massimo è stato fissato in 3.000 (già eccessivo rapportato alle altre regioni) e ne abbiamo costantemente 2.000 in più. Chi non ha diritto di stare nel nostro Paese deve essere immediatamente rimandato a casa. Ma senza mance: chi scappa davvero dalle guerre non rientra per 3.500 euro.

«Mentre la Serracchiani e Torrenti - chiosano - stanziano fondi per far giocare a calcio gli immigrati favorendo la discriminazione al contrario, già in sede di assestamento di bilancio ci eravamo opposti ai progetti pilota presentati da Torrenti chiedendo che i fondi venissero impiegati per studiare e capire davvero il fenomeno dell'immigrazione mediante l'istituzione di un osservatorio».

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