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Cisint su Serracchiani e Bolzonello: «Arroganti al limite dell'aggressione verbale, Monfalcone si aspetta scuse»

«Avete preso una sonora sberla in viso dopo aver distrutto la sanità, umiliato i comuni con le assurde Uti, tenuto ai margini Monfalcone sulla portualità e prodotto danni incalcolabili su molto altro»

«Monfalcone ha rialzato la testa e non porge l’altra guancia. Mai». Così si esprime il sindaco di Monfalcone Anna Cisint in seguito a un incontro con la presidente della regione Debora Serracchiani e il vicesindaco Sergio Bolzonello. Un incontro per nulla proficuo secondo Cisint: «Lo racconterò anche a voce in una prossima assemblea pubblica con quali toni il sindaco di Monfalcone è stato accolto da Serracchiani e Bolzonello negli incontri per affrontare temi quali la sanità, il termalismo e lo sviluppo economico della nostra Città e dell’isontino».

«Arroganza al limite dell’aggressione verbale - attacca il sindaco in un post su Facebook - e totale disinteresse reale. Così ha ricattato la presidente: "Sai, potevi rimanere nelle Uti - il ricatto della Presidente - forse qualcosa si poteva fare allora...." e ancora: "Devi imparare a relazionarti con noi evitando di fare blitz o altro in ospedale eccetera" e Bolzonello ad annuire lì vicino».

«Beh, carissima quasi non più presidente - ironizza Cisint -, noi le nostre Terme siamo riusciti a salvarle egualmente, da soli, in ospedale vado a fare i controlli sempre, ritengo che su Fincantieri e indotto si debba prender in mano seriamente il caso Monfalcone, e quando ascolto i vostri mea culpa alla tv e alla radio ora che avete preso una sonora sberla in viso dopo aver distrutto anche la sanità, umiliato i comuni con le assurde Uti, tenuto ai margini Monfalcone sulla portualità e prodotto danni incalcolabili su molto altro, ma non vi hanno insegnato che un bel tacer....soltanto le scuse aspetta la nostra comunità. Non altro».

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