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Consiglio comunale più caro della Regione, M5S: «Con nostra proposta oltre 300 mila euro in meno»

Intervento dei consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Paolo Menis e Stefano Patuanelli: «Il problema dei costi del Consiglio comunale di Trieste era ben chiaro al Movimento 5 stelle già dopo pochi mesi di consiliatura». 662.563 euro lordi a Trieste, 92.853 a Udine, 72.490 a Pordenone e 43.981 a Gorizia

Il Consiglio Comunale di Trieste è il più caro della Regione. Non si tratta di qualche migliaglia di euro, ma di sei volte il costo di Udine, quasi dieci volte Pordenone e circa dodici volte quello di Gorizia (rispettivamente 662.563, 92.853, 72.490 e 43.981). Sulla questione hanno preso posizione i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Stefano Patuanelli e Paolo Menis dopo la notizia che il Consiglio comunale di Trieste è il più costoso di tutta la regione, addirittura sette volte più costoso rispetto a quello di Udine.

«Il problema dei costi del Consiglio comunale di Trieste erano ben chiaro al Movimento 5 stelle - sostengono i portavoce Stefano Patuanelli e Paolo Menis - già dopo pochi mesi di consiliatura. Nel novembre 2011, infatti, presentammo una proposta di delibera che conteneva il dimezzamento del gettone presenza, da 104 a 52 euro. Il centro sinistra stravolse la portata della nostra proposta, approvando una modifica presentata da De Carli ed altri che subordinava il dimezzamento del gettone all'assenza del consigliere a due terzi della durata della commissione».

«Oggi possiamo dire - continuano Patuanelli e Menis - che avevamo visto giusto. Se la nostra proposta fosse stata accolta nella sua formulazione originale, avremmo risparmiato più di 300 mila euro l’anno (ossia la metà dei 662.563,00 euro che si sono spesi nel 2014). Invece l'emendamento di Decarli, votato trasversalmente, svuotò quella delibera e i risultati di oggi parlano chiaro».

«Il punto è - prosegue Patuanelli - che le commissioni vengono convocate spesso senza senso, come, ad esempio, il sopralluogo in piazza Ponterosso dopo 4 giorni dall'inizio del lavori, e sempre in modo da garantire ogni giorno un gettone. Altro aspetto su cui ci siamo spesso battuti - ribadisce Menis - è il doppio gettone per le sedute di Consiglio che terminano oltre la mezzanotte. Basterebbe iniziare i consigli comunali almeno al pomeriggio, cosa che chiediamo da sempre e non accade mai: si risparmierebbe sul doppio gettone (4.160,00 euro a seduta) e sugli straordinari dei dipendenti».

«L'unico modo - concludono i portavoce Patuanelli e Menis – per evitare la farsa di commissioni inutili o sedute notturne, sarebbe quella di istituire, con norma regionale, una indennità fissa (per esempio di 500 euro lordi) e siamo sicuri che le commissioni si ridurrebbero del 90%».

Di seguito il comunicato stampa del 22/11/2011

La proposta del moVimento 5 stelle (https://files.meetup.com/207586/delibera_riduzione_gettoni.pdf) di dimezzare i gettoni di presenza dei consiglieri alle commissioni consiliari è andata in votazione nella mattinata di martedì 22 novembre.  Il centro sinistra ha annullato la portata della nostra proposta, approvando l'emendamento presentato da De Carli ed altri che subordina il dimezzamento del gettone all'assenza del consigliere a due terzi della durata della commissione

(https://files.meetup.com/207586/20111122_gettoni_emendamenti.pdf).

Per questo motivo abbiamo votato contro l'emendamento e contro la stessa delibera, modificata da questo emendamento farsa. Il Pd e i suoi cespugli hanno successivamente presentato un ordine del giorno (https://files.meetup.com/207586/20111122_gettoni_ordinedelgiorno_pd.pdf), accolto dal sindaco.

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