25 aprile, Serracchiani: «È simbolo grande per l'Italia»
La presidente della regione Friuli Venezia Giulia ricorda a margine delle celebrazioni per la festa della Liberazione, la figura esemplare di don Edoardo Marzari Medaglia d'oro al valor civile per l'attività antifascista. «La Liberazione è inizio nuovo cammino per il Paese»
«Il 25 aprile è un simbolo grande per l'Italia: rappresenta non solo la liberazione dal giogo nazifascista ma anche e forse soprattutto l'inizio di un cammino nuovo del Paese sulla strada delle moderne democrazie». Lo ha dichiarato oggi a Trieste la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, a margine delle celebrazioni per il 25 aprile al monumento nazionale della Risiera di San Sabba.
«Il giorno in cui venne proclamata l'insurrezione generale contro gli occupanti e i loro collaboratori avvenne una cesura nella storia, della quale siamo ancora debitori»: ricorre un anniversario che ci incita a perseverare nella costruzione di un Paese avanzato e aperto, solido e giusto. E come l'ebbero settanta anni fa i combattenti per la libertà, anche noi oggi dobbiamo avere nel cuore la meta di un'Italia nuova».
«Da Trieste, dove l'ultima Liberazione giunse molto più tardi e a seguito di sofferenze terribili - ha affermato la presidente Serracchiani - voglio ricordare la figura esemplare di don Edoardo Marzari, presidente del Cln cittadino, uomo di valori indomiti e capace di unire anche nei momenti più drammatici. Meritò la Medaglia d'oro al valor civile per l'attività antifascista ma anche, nel dopoguerra, per l'opera sindacale e di educazione popolare».
«Lo indico quale esempio dei tanti che, guardando oltre la bufera, vollero e seppero ricostruire il Paese. E lo ricordo perché a noi spetta onorare quei padri della Patria proseguendo
il loro operato, senza farci piegare dai fatti di una cronaca minacciosa o, più spesso, dolente», ha concluso la presidente della Regione.