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Dipendenti regionali senza buoni pasto, Ziberna (Fi): «Incapacità evidente della Giunta»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Ha davvero dell’inverosimile: i circa 3mila dipendenti regionali sono ancora senza buoni pasto e non li vedranno sino a quando questa giunta non avrà finito la procedura selettiva per scegliere il nuovo fornitore: ma non di poteva pensare prima?! Ma da quando si governa con questa faciloneria ed incapacità di assolvere anche alle cose più banali?! 
 
Il 7 marzo scorso la Direzione Generale ha trasmesso a tutti i dipendenti regionali la seguente comunicazione recante come oggetto “Buoni pasto”:
«Viste le numerose richieste di informazioni sulla distribuzione dei buoni pasto, si informa che l’Amministrazione Regionale potrà acquistare e distribuire i buoni pasto quando diverrà operativo il contratto di rinnovo della convenzione stipulata da CONSIP con l’Azienda aggiudicataria. Il contratto è stato aggiudicato il 4 febbraio 2016 e sarà operativo non appena decorso il termine dilatorio di sospensione previsto ex lege per la stipula dello stesso. Nel frattempo l’Amministrazione Regionale ha presentato un interpello all’Agenzia delle Entrate chiedendo di poter erogare un’indennità sostitutiva del buono pasto per un valore giornaliero pari a quello del buono stesso, fino a quando saranno ultimate le procedure di approvvigionamento dei buoni da distribuire presso gli Uffici regionali. Degli esiti di tale interpello sarà data successiva comunicazione tramite il sito intranet». Ne dà notizia il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna.
 
È sconcertante – ha affermato il consigliere regionale - che la Direzione Generale di una Amministrazione con circa tremila dipendenti, e che pertanto si suppone essere dotata di personale e competenze adeguate, non sia in grado di assolvere ad adempimenti estremamente banali, cioè assicurarsi che ogni mese vengano distribuiti i buoni pasto ai propri dipendenti. Una madre o un padre di famiglia sa che prima di cuocere un pasto deve acquisire gli ingredienti, come una persona non necessariamente dotata di elevate competenza sa che prima di appendere un quadro ad un chiodo deve prima acquistarlo il chiodo! Così ci chiediamo come possa essere venuto in mente a qualche dirigente di attendere che i buoni pasto siano cessati prima di avviare la selezione per un nuovo fornitore! Ma in che mondo vive la giunta Serracchiani?! Non tutti pensano solo a frequentare i set televisivi per raccontare favole alle quali non crede più nessuno. Nella nostra amministrazione abbiamo una grande risorsa, che è quella del personale sempre più mortificato da questa giunta. Ziberna-2

Non ci resta che augurarci che l’approvvigionamento dei beni di cui abbisogna l’amministrazione (dalle risme di carta, al carburante per il riscaldamento, passando per le dotazioni tecnologiche) non dipendano dallo stesso dirigente ed assessore che provvedono all’acquisto dei buoni pasto!

Questa reiterata dimostrazione di incapacità degli uomini scelti dalla giunta Serracchiani dovrebbe convincere anche i più riottosi che la Regione dovrebbe svolgere un ruolo “macro”, disciplinando con legge le materie di propria competenza, mantenendo poche funzioni e trasferendone la maggior parte e tutta la gestione ai Comuni. Questa giunta di sinistra anziché snellire le competenze, spinta dalla cupidigia, ha scelto di centralizzarle, di accaparrarsi anche quelle delle province e dei comuni, insomma ha scelto di ingrassare all’inverosimile per corrispondere al desiderio di esercitare il potere di questa giunta e di questa maggioranza, indifferenti alla qualità del servizio reso ai cittadini, al territorio, alle imprese.

Come posso non essere preoccupato quando penso che questa stessa giunta, la quale non è in grado di assicurare dei semplici buoni pasto, dovrebbe essere quella che sostituirà le province nella proprietà, gestione e manutenzione dei 2.200 chilometri di strade provinciali, di scuole ed addirittura (unico caso in Italia) di musei che non vuole attribuire come in tutt’Italia ai Comuni!

Per questa ragione ho rivolto una interrogazione alla presidente Debora Serracchiani ed all’assore competente per sapere se siano al corrente che da oltre un mese i dipendenti regionali non ricevono i buoni pasto, chi ha ritenuto, e per quale ragione, di attendere di avviare la procedura per la selezione di un nuovo fornitore di buoni pasto alla scadenza della trascorsa fornitura, quando effettivamente i dipendenti riceveranno il buono pasto trascorso e quello prossimo e qual è il tempo di durata del prossimo contratto con la società fornitrice, quale grado di difficoltà comporta assicurare ai dipendenti i buoni pasto, come avviene in tutte le amministrazioni pubbliche e nella maggiori aziende private.

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