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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Discriminazioni sessuali, Liguori (Citt): «Grave e totale disimpegno da Regione»

Sconcerto nel mondo Lgbt: «La Regione lancia un grave messaggio: “Stop alla prevenzione e al contrasto del bullismo e dell’omofobia”»

Un "disimpegno grave e incomprensibile" quello denunciato ieri dalla consigliera Simona Liguori dei Cittadini in Consiglio regionale, che dichiara: «Uscire dalla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni AntiDiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (Re.A.Dy) è una decisione discutibile, ma cancellare del tutto la disponibilità della Regione a sostenere "le azioni volte alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere per affermare i principi delle pari opportunità e dell'uguaglianza, della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere" è oggettivamente grave e incomprensibile».

Un intervento, quello di Liguori, legato all'approvazione delle Legge di assestamento di bilancio 2018-2020, e a sostegno di un proprio emendamento che il Consiglio non ha approvato. «La Regione - ha spiegato la rappresentante dei civici - avrebbe dovuto continuare ad essere protagonista in modo diretto e assieme alle altre Amministrazioni pubbliche del Friuli Venezia Giulia, delle azioni di contrasto ad ogni forma di discriminazione. Al contrario la maggioranza di centrodestra ha scelto incredibilmente di disimpegnarsi».

«Come avevamo suggerito con il nostro emendamento - continua Liguori -, se il problema era davvero rappresentato della "Re.A.Dy", ritenuta inefficace, sarebbe stato utile e necessario continuare a garantire una forte azione di contrasto alle discriminazioni al di fuori della Rete. Evidentemente hanno prevalso altre logiche e quello dell'appartenenza alla "Re.A.Dy" era soltanto un pretesto per defilarsi».

Antonio Parisi dell'associazione di attivisti lgbt "Jotassassina" commenta: «La loro scelta meramente politica e altamaente ideologica è stata presa senza confrontarsi con alcuna associazione lgbt che lavora nel territorio da anni, confondendo volutamente due progetti diversi tra loro: "A scuola per Conoscersi" e "Rete Ready". In più considererò la Rosolen la mandante politica delle future aggressioni e discriminazioni contro le persone Lgbt».

«La Regione lancia quindi un grave messaggio: “Stop alla prevenzione e al contrasto del bullismo e dell’omofobia”» dichiarano in un comunicato congiunto da Antonella Nicosia (Presidente Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus), Nacho Quintana Vergara (Presidente Arcigay Friuli) e Angela Cattaneo (Presidente Lune Associazione Lesbiche del Nord Est).

Il citato progetto "A scuola per conoscersi" esiste da 10 anni, è stato oggetto di ricerche da parte dell’Università di Trieste, ha ricevuto un riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica e si occupa di contrastare il bullismo omofobico nelle scuole. «Una forma di comportamento aggressivo - spiegano gli attivisti - che ha gravi conseguenze sulle vittime, sul loro benessere psicofisico e sul rendimento scolastico: depressione, ansia, comportamenti suicidari, assenze dalle lezioni, scarso profitto, cambio di scuola e talvolta anche l’abbandono degli studi»

«Noi come associazioni - concludono -, davanti a questa triste deriva, vogliamo dare un messaggio altrettanto chiaro, e forte, ma soprattutto positivo: "non cancellerete con due commi di legge il progetto". Certamente i prossimi anni saremo abbandonati da un’istituzione importante, qual è la Regione. Da una parte saremo più esposti alle difficoltà ma dall’altra saremo ancor più convinti del lavoro da fare per costruire una società dove non si abbandona a se stessa/o nessuna/o, soprattutto a maggior ragione chi appartiene a una minoranza ancora oggi discriminata e stigmatizzata, ma ce se ne prende cura e la/o si sostiene nel difficile cammino verso l’uguaglianza e la libertà di essere se stessa/o. Noi saremo quindi ancor più motivati ad andare avanti e ad essere presenti già a settembre, ad inizio del prossimo anno scolastico, nelle 22 scuole del FVG che sostengono questo progetto giunto alla sua decima edizione».

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