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Elezioni regionali 2018, Serracchiani: «Centrodestra attende ordini da Roma»

Spitaleri: «Scambiano il Fvg per l’Isola dei famosi». Bolzonello: «Moderati schiacciati dalla destra»

«Triste spettacolo il centrodestra regionale aggrappato al telefono, in attesa delle decisioni che vengono prese a Roma». Lo ‎afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani, commentando le indiscrezioni che si susseguono intorno alla scelta del candidato presidente del centrodestra in Friuli Venezia Giulia.

Per Serracchiani «il centrodestra leghista-forzista umilia il territorio e i suoi stessi elettori, i militanti e gli amministratori, trattandoli come portatori di voti sotto tutela, incapaci di scegliersi un candidato. Chi era abituato a salire in panca a dar lezioni di autonomia indossando l'elmo padano e secessionista, oggi si gioca la nostra regione come un pezzo di terra senza nome. Altri - conclude Serracchiani - ‎sfilano a Roma zitti e a capo chino, convocati nelle sale di una corte in decadenza».

Questo, invece, il commento del segretario del Pd Fvg Salvatore Spitaleri sul vortice di incontri romani convocati oggi in urgenza da Silvio Berlusconi per la scelta del candidato presidente del centrodestra: «Il centrodestra scambia il Fvg per l’Isola dei famosi e le elezioni per un reality. Stanno offrendo uno spettacolo grottesco: sono sempre stati pop, ma ora stanno degenerando nel trash». Lo afferma il segretario del Pd Fvg Salvatore Spitaleri, commentando il vortice di incontri romani convocati oggi in urgenza da Silvio Berlusconi per la scelta del candidato presidente del centrodestra. 

Secondo Spitaleri «il centrodestra sta coprendo di ridicolo il Fvg. Davanti agli imbarazzanti “provini” dei papabili candidati che sfilato alla corte di Berlusconi, le lezioni sulla Specialità e la difesa dell’autonomia che hanno provato a impartirci fanno davvero ridere. Ma è una risata amata, perché purtroppo non stiamo giocando a chi resta o meno sull’isola, o a chi entra o esce dalla casa, ma del futuro della nostra regione, della vita delle persone». 

«Lega e Forza Italia – osserva Spitaleri - hanno messo il Fvg all’ultimo posto dei loro interessi e delle loro fameliche spartizioni di potere, e questo è il risultato: una patetica selezione di talenti o aspiranti tali che aspettando che il capo decida se farli entrare o uscire dal gioco. Senza mai parlare di idee, di proposte o programmi. Questa sì che è umiliare la nostra terra e la nostra gente». 

Sergio Bolzonello, candidato del centrosinistra alla presidenza del Friuli Venezia Giulia, sostiene invece che: «Non c’è più spazio per i moderati in questa destra che ha perso il “centro”. Quello che si profila nella destra è uno schieramento che schiaccia l'identità e i valori di chi si riconosce in un centro moderato o liberale. Per non parlare di chi viene dalla storia nobile del socialismo e non l'ha tradita. Abbiamo la possibilità di costruire un’alleanza che sia realmente larga e trasversale, con anime che hanno obiettivi condivisi e per stella polare il bene comune, i reali bisogni dei nostri cittadini. Oltre i giochi di potere che si consumano a Roma. Dall’altra parte vedo un “circo” dove a dettare le condizioni è, oltre agli odi incrociati, un partito come la Lega Nord che sicuramente ha posizioni estreme e lontane da chi preferisce costruire invece di urlare» conclude.

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