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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Elezioni politiche: breve guida su come votare domenica 25 settembre

Colore rosa per la Camera, gialla per il Senato. Si vota con il Rosatellum del triestino Ettore Rosato. La guida su dove si mette la "X" senza rischiare di farsi annullare il voto

TRIESTE - Il momento tanto atteso è arrivato. Domenica 25 settembre gli italiani saranno chiamati ad esprimere il proprio voto per eleggere i parlamentari (400 deputati e 200 senatori) che andranno a comporre la prossima legislatura. In questo articolo vi spieghiamo come si vota e come è strutturata la scheda elettorale. Prima di questo va ricordato un punto iniziale ma fondamentale per comprendere la situazione: in Italia non si elegge il governo, bensì i rappresentanti che andranno a sedere nella Camera dei deputati e al Senato della Repubblica. Questa una breve annotazione per i tanti che, soprattutto sui social, continueranno a ripetere il mantra (sbagliato e scorretto) sulla mancata elezione del governo da parte del popolo italiano. 

Come spiegato bene dai nostri colleghi della redazione nazionale (qui l'articolo da leggere per intero), il sistema elettorale in vigore (il Rosatellum ideato dal triestino Ettore Rosato) rappresenta un "sistema misto tra proporzionale e maggioritario che in base ai voti presi dai vari partiti, assegna circa due terzi dei seggi del prossimo Parlamento - tra Camera e Senato - con il sistema proporzionale, e circa un terzo con il sistema maggioritario". La legge vale per entrambe le camere. Ma quando avrà la matita in mano, cosa si troverà davanti l'elettore? Andiamo con ordine. 

La scheda rosa è quella per la Camera, mentre quella gialla sarà per il Senato. Sulla scheda appaiono stampati i nomi dei candidati al collegio maggioritario (uninominale, quelli quasi sicuri di un posto al Sole) e aggregati per coalizioni. "Sotto ciascun nome - come riportato da Today.it -, sono stampati i simboli dei partiti che lo appoggiano con (ciascuno) fino a quattro candidati per il collegio proporzionale (plurinominale)". Portatevi dietro la carta d'identità (valida) e la tessera elettorale. Ci sono numerosi modi di sbagliare, quindi bisogna prestare attenzione ad alcuni passaggi. 

"Se l'elettore vuole votare soltanto per l'uninominale - spiega Violetto Gorrasi su Today -, gli basterà tracciare una croce sul nome del candidato uninominale prescelto. In questo caso, il voto va a quel candidato nella parte maggioritaria, e viene poi distribuito per la parte proporzionale insieme a tutti gli altri espressi nello stesso modo, tra i partiti della coalizione che lo sostiene. Se vuole votare anche per il plurinominale, l'elettore traccerà una croce anche sul simbolo del partito preferito: la seconda "X" non è necessaria, perché ridondante, ma la scheda elettorale viene comunque considerata valida". Se si traccia una croce solo sul partito, allora il voto andrà direttamente sia al partito (per la parte proporzionale) che al candidato per l'uninominale. Passaggio importante da sapere è che non c'è il voto disgiunto (nel caso verrà ritenuta non valida). Infine, non si può votare per due liste diverse. 

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