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Cosolini si sfoga su Facebook: «Da Russo assist a Dipiazza. Continuo a lavorare per questa città»

Ieri sera un lungo post del sindaco Roberto Cosolini sulla sua pagina Facebook, dal titolo "Pensiero di fine giornata", e che vi proponiamo integralmente, manifesta i suoi pensieri sul senatore Pd Francesco Russo

In politica, si dice, è lecito tutto, e spesso questa è la realtà. Diciamo pure che va bene, basta non far finta di condividere valori, ideali e regole di comunità e basta non voler vestire di troppa "nobiltà" il perseguimento, peraltro lecito, di obiettivi personali. Il senatore Russo ha iniziato la sua campagna per le primarie in settembre, vestendola di "metropolitana": gazebo, selfie, manica di camicia molto trendy, slogans sul tema città metropolitana magari senza alcun contenuto di concretezza, la cui ricerca è stato impegno di altri. Aveva dubbi sulla mia ricandidatura, me l'ha detto, è vero, ma ogni volta mi ribadiva peraltro il suo totale appoggio: in realtà, come qualche vecchio marpione della politica mi diceva all'epoca, aveva già deciso l'obiettivo reale e come arrivarci.

Ma non ha chiesto in settembre le primarie. Si preparava e attendeva: che sondaggi mi affossassero, e invece mi davano in crescita ( ah sì, è evidente che ho comprato Il Sole 24 ore..), che Renzi ordinasse primarie dappertutto, e non è successo.....Nel frattempo lui e i suoi luogotenenti ad ogni uscita citavano "come ha detto anche il nostro sindaco". All'ultimo momento ecco la sorpresa: ti commissiona un sondaggio, affidabile sia chiaro!!, lo paga lui! mentre gli altri "xe taroccai", che mi vedrebbe in difficoltà e che lo spinge al gesto generoso delle primarie perché per causa mia.....la città rischia di tornare in mano alla destra. Rende pubblici a sto punto a sorpresa dei numeri, difformi da altri sondaggi, che peraltro indicano un 48% di indecisi che forse avrebbero dovuto spingerlo, come membro di una comunità politica unita e solidale, se i numeri sono veri (ma lo sono perdiana perché lo ha fatto lui, gli altri "xe taroccai"!!!) a lavorare con il candidato scelto democraticamente per convincere quel 48% di indecisi che abbiamo lavorato bene e che la città non va riconsegnata all'immobilismo del cdx.

Di solito in campagna elettorale i sondaggi vengono analizzati per adeguare la strategia. Invece NO! Usa a sorpresa il sondaggio per un'offensiva politica, per presentarsi come la magica alternativa che ha le ricette scintillanti per tutti i problemi, dai profughi alla ferriera, dal porto alla pulizia, tanto la fatica di amministrare in questi anni non ha dovuto farla.

La realtà è che l'assist a Dipiazza lo ha dato lui in queste ore, e non poteva essere migliore, tra l'altro in un momento che ci vede impegnati a raccontare cosa abbiamo fatto, e si percepiva da più parti il crescere di un clima positivo. Non scenderò sul suo terreno, non userò sondaggi e numeri, che pure ho, per delegittimarlo e indebolirlo. Non spenderò soldi per telemarketing in cui si promette la soluzione di tutti i problemi nè per pagare giri in bus in cui raccontare soluzioni pronte e miracolose del senatore per gasometro, Miramare, Portovecchio. Continuo a lavorare ogni giorno per questa città e farò la mia battaglia politica con passione, alla luce del sole, con chi vorrà condividerla.

Non mi considero il nuovo, ci mancherebbe, ho quasi 60 anni. Ma ce n'è di molto più vecchio di me.

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