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Elezioni comunali 2016

Case Ater largo Nicolini, denuncia M5s: «Degrado assoluto, tra spaccio e abbandono»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Parcheggi delle case Ater di largo Niccolini, il candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle Paolo Menis: «L’agibilità non arriva e l’area è sempre più degradata. Non è accettabile che a pagare siano sempre e solo i cittadini di Trieste»

«È molto grave che, a quasi tre anni dalla fine dei lavori, i parcheggi delle case Ater di largo Niccolini non abbiano ancora ottenuto il certificato di prevenzione incendi e quindi la necessaria agibilità che riguarda i 37 posti di pertinenza degli alloggi e i 90 posti che il Comune gestirà a rotazione attraverso Esatto. Un ritardo causato dalla lentezza nel completamento delle modifiche relative alle dotazioni antincendio. È una situazione che sta provocando danni e disagi. Danni per il Comune che non può né inaugurare i parcheggi a pagamento né attivare le agevolazioni per i residenti. E disagi per ben 37 famiglie - molte con disabili - costrette a parcheggiare lontano da casa». Il candidato sindaco per il MoVimento 5 Stelle Paolo Menis mette in luce le difficoltà della giunta Cosolini nel completare la struttura di largo Niccolini.

4apr2015. Case Ater via D'Azeglio largo Nicolini



«Sia chiaro, non tutti i cantieri sono “facili”, chi lavora sbaglia. Ma chi sbaglia paga - sottolinea Menis -. Non è accettabile che a pagare siano sempre e solo i cittadini di Trieste».

«Come se non bastasse non sono ancora stati dati in locazione i tre fori commerciali della struttura. Oltre all’evidente danno economico, in largo Niccolini c’è un “vuoto” cosmico riempito - diciamo così - da piccoli gruppetti di balordi che soggiornano indisturbati, sporcano, imbrattano muri e spacciano droga. Basterebbe invece aprire i tre negozi per ridare il giusto decoro all’intera area».

25feb15. Graffiti largo Nicolini (foto di Emanuele Esposito)



«Infine non si può certo sostenere che la struttura sia stata fatta ad opera d’arte. La scala condominiale e i ballatoi di accesso agli appartamenti sono aperti alle intemperie - ricorda Menis -. Purtroppo è stata scelta una soluzione architettonica che consente, infatti,
all’acqua di entrare fino dentro alle abitazioni che, in sostanza, hanno tutte l’ingresso su un’area aperta. Persino l’accesso all’edificio è veramente inguardabile – conclude il candidato sindaco - con due portoni in alluminio anodizzato e un piccolo atrio aperto dove si accumulano sporcizie di ogni genere».

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