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Elezioni comunali 2016

Cosolini presenta i "tavoli tematici": «Emerso un concetto di città coesa e partecipata a tutto campo»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Nasce dal contributo dei cittadini il programma per il prossimo mandato del Sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Per definire la Trieste dei prossimi cinque anni sono stati organizzati, infatti,  sei tavoli tematici: “Piccoli cittadini crescono: essere bambini a Trieste”, “Il futuro della città: tutela ambientale, qualità e sviluppo urbano”, “Il valore della conoscenza: scuola, Università e ricerca”, “Trieste riparte dal mare: portualità, turismo e sviluppo di Porto Vecchio”, “Arte, letteratura, musica, cinema e teatro: il valore, la promozione e la tutela della cultura a Trieste”, “Qualità della vita a Trieste: servizi e sostegno per i cittadini”.

Con il coinvolgimento di circa duecento persone sono state raccolte le proposte che sono state presentate al pubblico ieri mattina al Teatro Miela.

«Ne è emerso un concetto di città coesa e partecipata a tutto campo, in cui i cittadini sono protagonisti e il Comune un luogo vivo che favorisce le connessioni tra le idee, le persone, i progetti, le comunità», ha affermato il sindaco Cosolini.

Si è parlato di città “bambinocentrica” e di sostenibilità, di sviluppo della città e di ricerca, di cultura e di welfare, di qualità della vita e di porto, di mobilità innovativa e di Porto Vecchio. Da tutte le presentazioni sono emersi alcuni fil rouge: la tutela dell’ambiente al centro delle scelte; una comunicazione basata sull’ascolto;  una visione integrata che leghi centro e periferie; una progettazione sociale condivisa; una Trieste che da città della ricerca ha il potenziale per diventare capitale dell’innovazione a tutto tondo.

Se, a proposito di infanzia e scuola, si è sottolineata l’importanza di rafforzare percorsi che favoriscano l’inclusione e l’integrazione valorizzando le differenze, parlando di sviluppo urbano si è proposto di coinvolgere direttamente i cittadini nella cura del territorio. Per quanto concerne la mobilità, sempre più forte è sentita l’esigenza di favorire e collegare fra loro diversi modi di muoversi in città, mentre a proposito di cultura si chiede al Comune un ruolo di cabina di regia e valorizzazione delle varie realtà che operano sul territorio. E il concetto di welfare che è emerso parla di co-progettazione tra pubblico e privato, lontano da vecchie logiche assistenzialiste e di dipendenza dal denaro pubblico.

«Negli ultimi cinque anni Trieste è cambiata radicalmente - ha ricordato Cosolini in conclusione –. Abbiamo riaperto al mondo quelle finestre che nel decennio precedente erano state chiuse in una dimensione provinciale e di lento ma inesorabile declino. E abbiamo valorizzato quei gioielli che erano stati chiusi nel cassetto: innanzi tutto il nostro porto, che ora è in pieno sviluppo, e il Porto Vecchio che, a partire da subito, comincerà a vivere e ad attrarre turismo e investimenti».

30apr16. Tavoli tematici Cosolini

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