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Elezioni comunali 2016

Elezioni 2016 - Città Metropolitana: cosa ne pensano i candidati a sindaco

Quarta intervista "multipla" ai candidati a sindaco delle amministrative del 5 giungo sul tema della Città Metropolitana (Cliccando sul nome del candidato è possibile vedere la sua video-presentazione)

cariniFABIO CARINI (Startup Trieste)

L’unicità di Trieste comporta la necessità di un’identificazione normativa e gestionale nell’ambito di un’unica realtà che vada a sostituire e potenziare l’attuale Provincia eliminata con troppa superficialità quando, è storia italiana, il nostro Paese si riconosce territorialmente molto più nelle province che nelle regioni. La Città Metropolitana è un’occasione da cogliere al volo per conquistare maggiore interlocuzione diretta a livello europeo, ricercando e poi gestendo in autonomia i fondi europei. La specialità è un peso se condivisa con il Friuli Venezia Giulia in un contesto di Regione dal quale è necessario liberarsi.

Cosolini Facebook PaginaROBERTO COSOLINI (Partito democratico, Verdi-Psi, Sinistra ecologia e libertà, Insieme per Trieste, Trieste città solidale e Slovenska skupnost)

Il tema del governo strategico di un'area vasta è estremamente attuale. Vale a dire di un territorio che è accomunato dalla vocazione portuale, da quella naval-meccanica e nautica, dai rapporti con le vicine comunità e da altri fattori quali il mercato del lavoro, la mobilità delle persone, i servizi immateriali, le istituzioni formative e di ricerca e le infrastrutture di comunicazione. Il tema della città/area metropolitana va visto in questa ottica, con la ricerca e progettazione di soluzioni istituzionali coerenti con un piano strategico e con l'obiettivo di essere positivo riferimento per tutta la regione. Sarà istituito un tavolo permanente con i Comuni potenzialmente interessati e coinvolgerà anche gli enti economici, di formazione e di ricerca, le grandi aziende e le rappresentanze d'impresa per valutare i possibili benefici per i cittadini.

DipiazzaROBERTO DIPIAZZA (Forza Italia, Lega Nord, Partito Pensionati, Lista Dipiazza, Fratelli d'Italia e Lista Stop prima Trieste)

Per Trieste va individuato l’ambito territoriale strategico e più favorevole dal punto di vista economico-sociale per lo svolgimento di area vasta, anche attraverso la collaborazione con altre realtà che possano garantire uno sviluppo in termini di qualità della vita a 360 gradi. Vanno quindi rivisti i ruoli dei Comuni interessati, nelle more della modifica dello Statuto e della riforma del Titolo V della Costituzione, tenendo conto del nuovo quadro normativo.

maurizio-fogar-2-2-2MAURIZIO FOGAR (No Ferriera Sì Trieste)

Prima di pensare alle cornici (città metropolitana, autonomia, indipendentismo, ecc) bisogna pensare ai contenuti. Quale idea di futuro per Trieste, quale sviluppo ed occupazione.

iztok-furlanic-2-2-2IZTOK FURLANIC (Sinistra unita)

Alle diverse necessità del territorio devono corrispondere gli aggiornamenti istituzionali utili a tenere stretto il legame tra strumenti di governo e cittadini. Vediamo invece che le iniziative, nazionali o regionali indifferentemente, si tratti di Uti, città metropolitane o macroregioni, puntano apertamente a ridurre le rappresentanze elettive, come poteri e come numeri, favorendo il modello organizzativo di stampo aziendalistico, sempre più profondamente antidemocratico.

marchesich-2GIORGIO MARCHESICH (Fronte per l'indipendenza)

La città metropolitana è la solita bufala di chi non sa proporre cose intelligenti per questa città. L'unica cosa realmente fattibile giuridicamente è l'indipendenza del Territorio Libero di Trieste.

paolo menis-4PAOLO MENIS (Movimento 5 Stelle)

È un argomento che non ci appassiona, portato all’attenzione solo per essere funzionale alla campagna elettorale, un po’ come è avvenuto cinque anni quando si parlava del progetto Unicredit per il super porto di Trieste: armi di distrazione di massa. Abbiamo già a disposizione lo strumento per il rilancio di Trieste, si chiama punto franco internazionale, lo stesso commissario dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino lo annovera come uno dei vantaggi competitivi del porto. Perdere invece tempo inseguendo nuove forme istituzionali (dopo il pasticcio delle Uti) non è assolutamente produttivo per la città.

vito potenza-2VITO POTENZA (Lista Vito Potenza)

Ovviamente noi siamo contrari,in quanto serve applicare i dettami del Trattato di pace del 1947 per ottenere una zona di privilegio ed economicamente attraente. Potremmo diventare coma la “City di Londra”.

rosolen-3ALESSIA ROSOLEN (Un'Altra Trieste Popolare)

Doveroso e urgente riconoscere a Trieste uno status che ne gratifichi e valorizzi prestigio, valenza storico- culturale, posizione geopolitica. Con l'approvazione delle Uti, Trieste è stata trattata come una Ligosullo qualunque, costretta alla fusione con Sgonico (2mila e 200 abitanti, meno di una qualsiasi circoscrizione della città). Questo è un insulto. Trieste deve diventare area metropolitana, puntando a finanziamenti europei e collegamenti logistici degni di una grande città internazionale.

marino-sossi-3-2-2MARINO SOSSI (Sì-Sinistra per Trieste)

Anche alla luce del previsto fallimento della riforma degli enti locali imposto dalla Regione, la città metropolitana può rappresentare un’opportunità per il territorio, in termini di gestione delle competenze e di autonomia organizzativa. Proponiamo, comunque, l’istituzione di una zona franca urbana per contrastare la fiscalità di vantaggio dei Paesi contermini.

nicola-sponza,-candidato-sindaco-di-uniti-per-trieste-2NICOLA SPONZA (Uniti per Trieste)

Siamo contrari perchè si tratta di un abberrazione giuridica che allontana ancor di più la cittadinanza dalle istituzioni, creando una macchina burocratica che ha senso per città che hanno un numero di abitanti, superiore di 10 volte rispetto a quello di Trieste.

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