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Impianti sportivi, Verin (Fdi): «Carenza di spazi acquei, valorizzare tutte le strutture cittadine»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Federica Verin di Fratelli d'Italia ha già evidenziato la carenza di spazi acquei a Trieste. Spazi che sono difficili da reperire sia per gli oneri ricadenti sulle società che li richiedono sia in ragione della presenza di pochi impianti natatori.

«Ora il problema si pone forte e chiaro», esordisce Verin, perchè dal 3 al 10 aprile la piscina Bianchi ospiterà il torneo di qualificazione di pallanuoto maschile per i Giochi Olimpici di Rio 2016 dove saranno presenti le 12 migliori squadre del mondo tra cui l'Italia.

«La lodevole iniziativa va però a cozzare con gli allenamenti del settore agonistico del nuoto, settore il cui impegno sportivo è instancabile e senza soluzione di continuità fino a metà agosto per garantire una preparazione adeguata a sostenere con profitto trofei e campionati».

Aggiunge «segnalo che il campionato italiano assoluti si svolgerà dal 19 al 23 aprile, subito a ridosso della chiusura del polo natatorio Bruno Bianchi che sarà indisponibile per tutte le società dal 26 marzo all'11 aprile se si tralascia la possibilità, per una parte degli agonisti, spesso studenti, di allenarsi nella sola vasca tuffi dalle 6.15 alle 8.00 del mattino! Tutte le altre attività societarie dalla scuola nuoto, all'attività di propaganda per passare al nuoto sincronizzato e all'attività per i diversamente abili saranno totalmente sospese con grave disagio per tutti i fruitori».

«L'evento in questione evidenzia tutti i limiti e le carenze di spazi acquei per ottenere i quali, ribadisco con forza, vi è la necessità di valorizzare appieno gli impianti esistenti sul territorio triestino. Mi riferisco sia alla piscina esterna del polo natatorio Bruno Bianchi, ove è necessaria una pronta copertura per renderla fruibile tutto l'anno, sia al recupero della piscina dell'Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci, abbandonata da troppi anni in attesa della realizzazione di un ipotetico auditorium».

E precisa «non a caso le società si sono singolarmente organizzate. Così vari atleti svolgeranno le loro attività natatorie a Capodistria, a Monfalcone e a Lignano il che la dice lunga sull'esistenza concreta di un problema che ormai non può più aspettare per essere affrontato e risolto. Inoltre come è facilmente visibile, la Piscina Bianchi, che a breve sarà coinvolta in preziose attività preolimpiche, versa in precario stato manutentivo. Si tratta di una struttura importante per tutta la nostra collettività. Spero che il Comune attivi un servizio di concreta vigilanza sui bisogni manutentivi dell'impianto natatorio sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione a partire dal display che visualizza tempi e risultati sportivi per così dire spento da sei anni, ma che certamente troverà sostituzione con un pronto noleggio in occasione dei prossimi importanti impegni sportivi per passare, in termini di sicurezza e salubrità dei locali, alla necessità di compiere verifiche periodiche anche e non solo al sistema di filtraggio dell'acqua delle piscine occupate durante l'intera giornata da moltissimi frequentatori che spesso crea preoccupazione ad atleti e famiglie».

Conclude «invito pertanto il Comune di Trieste e la Provincia o chi per essa a studiare un .percorso di recupero, di mantenimento e di valorizzazione del nostro patrimonio natatorio e degli atleti che di questo patrimonio fanno parte».

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