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Matejka (Fdi): «Corsi di auto-difesa nelle scuole per contrastare il bullismo»

Lo rileva in una nota Diego Matejka, Fratelli d'Italia

Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

L'introduzione di attività complementari quali le arti marziali, tra cui ad esempio il karate, il judo e il kung-fu oltre ad agevolare l'apprendimento motorio forma l'individuo su aspetti centrale della sua dinamica umana e sociale.
L'obbiettivo è quello di inserire tali discipline nel Piano dell'Offerta Formativa, redatto dalle scuole stesse interfacciandosi con l'Area Formazione del Comune di Trieste. L'attività deve essere svolta da insegnanti qualificati certificati da associazioni e federazioni riconosciute a livello nazionale. Questa attività deve contribuire attivamente al miglioramento psico-fisico, lo sviluppo delle capacità motorie e cognitive e superamento di qualsiasi forma di emarginazione, tramite l'acquisizione di una maggiore sicurezza personale e controllo/etica nella manifestazione della stessa in termini armonici.

Deve e può contribuire al depotenziamento del fenomeno del bullismo. La codificazione, infatti, della azioni consentite durante la pratica di tali discipline conduce infatti ad una manifestazione dell'aggressività rispettosa dell'incolumità e della dignità dell'altro. L'obbiettivo è quelli di introdurre alla disciplina tutti i bambini di età superiore ai 6 anni, dalla prima elementare per seguirli in questo loro sviluppo durante tutto il corso che li condurrà al superamento della scuola dell'obbligo.

L'obbiettivo più ad ampio raggio è quello di alimentare un concetto di attività fisica sana, che definisca obbiettivi di crescita individuale e confronto, promuovendo una maggiore diffusione di queste discipline, sostenendo le associazioni attive in queste campo in questo loro strategico compito e identificando anche aree dove possano esercitarsi anche i figli delle famiglie italiane attualmente in difficoltà, che altrimenti non avrebbero altra opportunità.

Questa iniziativa non esclude l'introduzione e la promozione di ulteriori alternative sportive così da arricchire l'offerta e consentire comunque ad ogni bambino di orientarsi poi, nella sua crescita, verso quelle che più sono confacenti alla loro realizzazione.

DIEGO MATEJKA 

Fratelli d'Italia 

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