«In passato Trieste non è mai riuscita a cogliere a pieno le opportunità offerte dai bandi europei: questa amministrazione ha fatto sicuramente dei passi in avanti, ma molto rimane ancora da fare per sfruttare tutte le opportunità che la pianificazione europea offre. In futuro sarà quindi necessario potenziare l’ufficio comunale che si occupa di progettazione europea, inserendo un team di professionisti della materia».

«Contemporaneamente si insedierà uno sportello di assistenza alla ricerca di fondi comunitari specifici per start-up innovative, con la finalità di ricercare i fondi per far partire nuove aziende, soprattutto laboratori digitali e tecnologici, con un occhio di riguardo alle nuove professioni che l’innovazione rende possibile».  

«Sapendo quindi come e dove cercare in maniera puntuale i finanziamenti, sarà possibile avviare progetti per l’occupazione giovanile con i fondi strutturali europei, sfruttando le possibilità della nuova programmazione Fse (Fondo Sociale Europeo) per delineare nuovi percorsi di formazione per i giovani, favorire l’auto imprenditorialità per startup innovative, incrementare laboratori di fabbricazione digitale, dare agevolazioni per il coworking».