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Elezioni comunali 2016

Amministrative, Uniti per Trieste: «Decadenza dei musei in città, poca attenzione a cultura»

«A Trieste abbiamo assistito in questi ultimi anni alla decadenza dei musei»

A Trieste abbiamo assistito in questi ultimi anni alla decadenza dei musei.

Com'è possibile tutto questo, quando gli ultimi sindaci ci hanno bombardato con "Trieste città turistica" che l'unica attrazione sia l'improbabile "Barcola beach" proposta da un politico locale?

Sembra che i musei siano stati messi in condizione da non attirare alcun turista. Il museo di storia naturale è stato spostato molto lontano dal centro; in questa maniera i turisti spesso non possono raggiungerlo, come il museo de Henriquez. L'acquario offre una vasta esposizione di orate del golfo, anziché pinguini o pesci tropicali. Lo chalet di villa Revoltella é ridotto quasi a un rudere. I musei chiusi nei giorni di festa, di modo che i turisti non possano visitarli.

Non solo: tra chiusure, reubicazioni e traslochi gran parte della cittadinanza non sa più nemmeno dove sono i musei cittadini, figuriamoci i turisti!

Le istituzioni museali in queste condizioni non possono certo prosperare. Il museo di storia naturale, ad esempio, incassa mediamente 1400 euro al mese, con la necessità di almeno quattro dipendenti che costano al comune 2800 euro al mese ciascuno, più il direttore, senza contare spese per la pulizia e la manutenzione.

Cosa si può fare? Non certo aprire "musei del mare", che peraltro già esistono.

Il sindaco dovrebbe preoccuparsi di far avvicinare le nuove generazioni a questi spazi, e non solo loro. Potrebbero diventare luoghi d'incontro e socializzazione per tutti: anche se il mondo sta cambiando, non vanno date solo app o foto dei tramonti sui social network ai cittadini.

Vogliamo cambiare questa situazione, migliorala per poter ridare alla città e ai cittadini ciò che meritano. Per questo Uniti per Trieste propone prima di tutto una razionalizzazione della gestione, utilizzando le molte proprietà comunali attualmente senza uso che si trovano nel centro per rendere i musei più acessibili. Una volta fatto questo verrà creata una rete museale con percorsi ad hoc (percorso "Joyce", percorso "Trieste asburgica", percorso "Grande guerra") con un biglietto unico per i turisti. Verranno inoltre creati eventi appositi per valorizzare e pubblicizare al di fuori di Trieste ogni singolo museo. Per garantire apertura e visite tutto l'anno verranno stipulati accordi con il centro per l'impiego e con l'universitá. Una settimana di ogni mese sarà inoltre dedicata alla "domenica del nonno", dove pensionati volontari spiegheranno ai giovani la Trieste di una volta in base alla loro esperienza e alle loro imperdibili conoscenze.

Con queste semplici azioni non solo la rete museale potrà rinascere, ma verrà impulsato il turismo di tipo culturale, sicuramente molto più redditizio di quello "mordi e fuggi" delle navi da crociera.

Uniti per Trieste, liberi di fare la differenza.

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