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Richiedenti asilo, Stop Prima Trieste: «Riconoscimento status sia più veloce, snellire burocrazia»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Il tema dell'accoglienza dei richiedenti asilo e di tutto ciò che concerne la sicurezza pubblica è molto sentito dalla lista civica Stop Prima Trieste.

La nostra posizione come già sottolineato più volte in passato verso coloro che fuggono dalla guerra è favorevole alla loro accoglienza in quanto è doveroso ed umano essere solidali verso donne e bambini che fuggono da una tale situazione cosi come previsto dalla nostra costituzione. Ma quello che vediamo oggi a Trieste ed anche a livello nazionale è ben diverso da ciò che abbiamo precedentemente descritto, nella nostra città ospitiamo quasi un migliaio di presunti richiedenti asilo per la maggior parte di nazionalità afgana o pakistana (quindi nazioni non in guerra) ed il 98% di queste persone sono uomini di età compresa fra i 20 ed i 25 anni in maggioranza musulmani.

Questi sono migranti economici ovvero persone che fuggono da paesi sicuramente più poveri dei nostri che sperano di trovare un futuro migliore da noi, dato che l'iter burocratico per il riconoscimento dello status di rifugiato è molto lungo in media due anni, in questo arco di tempo queste persone vengono affidate a cooperative che gestiscono l'accoglienza e che incassano dallo stato 35 euro a persona al giorno, il nostro coordinatore Marco Prelz da tempo ha denunciato questo business milionario, mentre i nostri concittadini disoccupati od esodati non arrivano a fine mese o peggio ancora non possono accedere ai fondi sociali causa insufficienza degli stessi, senza tralasciare i disabili che lavorano con borse lavoro vergognose percependo 2 o 3 euro all'ora per uno stipendio mensile complessivo di 250 euro.

Secondo Prelz andrebbe snellita la procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato in maniera da non dover accollarsi per anni l'ospitalità di queste persone a spese dei cittadini triestini.Dalle statistiche riportate da un rapporto del Viminale fra l'agosto 2013 e l'agosto 2014 in Italia sbarcarono 100.000 persone dei quali 35.424 hanno presentato domanda per ottenere qualche forma di protezione, di queste 24.435 hanno avuto un esito favorevole, più specificatamente il 23% ottenne la protezione sussidiaria, il 35,31% il permesso di soggiorno per motivi umanitari e solo il 10% 3.784 persone ottenne lo status di rifugiato politico in quanto proveniente da un paese in guerra, quindi tirando le somme su 100.000 persone sbarcate in quel periodo solo 3.784 fuggivano realmente dalla guerra. prelz salvini-2

Infine una considerazione va fatta sul business che si è creato in tutta Italia sulla questione richiedenti asilo, negli ultimi due anni sono sorte migliaia di cooperative, onlus condotte da faccendieri che nulla hanno a che fare con il sociale nelle quali sono coinvolti specie al meridione anche esponenti di partiti politici che hanno visto nella questione immigrazione la possibilità di guadagnare milioni di euro in breve tempo. Alcune statistiche riportate dal libro Profugopoli di Mario Giordano sono impressionanti: coop Cad di Forlì accoglie 130 richiedenti asilo ha fatturato nel 2014 22 milioni di euro, la Solco di Mantova 38 milioni di euro ospitando 135 immigrati, la consorzio comunità assieme alla Cs&l di Monza accoglie 1093 persone con un fatturato di 97 milioni di euro e si potrebbe continuare all'infinito.

Queste cooperative ovviamente auspicano il proseguimento di questa invasione per continuare ad arricchirsi fregandosene delle conseguenze future, in particolare fra qualche anno quando queste persone saranno milioni con il rischio concreto di un'implosione sociale in quanto verranno a mancare le risorse per dare lavoro a tutti e fra gli Italiani abbiamo già oggi 4.000.000 di persone senza lavoro e quasi 10.000.000 vivono con un reddito al limite della povertà, questo sarà il prezzo da pagare a causa dell'irresponsabilità dell'attuale governo e dell'avidità di questi oscuri personaggi che lucrano sull'immigrazione.Questo scandalo è vergognoso e deve essere denunciato per rispetto di quelle persone che ancora oggi fanno veramente gesti di solidarietà, senza pretendere in cambio nulla e che anzi molto spesso ci rimettono del denaro per aiutare il prossimo.

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