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Tav, Rifondazione Comunista: «Bene la bocciatura, progetto inutile e pericoloso»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Il Partito della Rifondazione Comunista vede con soddisfazione che il progetto TAV Trieste Venezia è stato cassato dalla commissione Via nazionale. Da anni Rifondazione a Trieste e sul Carso ha partecipato attivamente a tutti gruppi che contestavano il progetto, rilevandone l’inutilità, la pericolosità ambientale, il costo eccessivo rispetto ai benefici previsti. Alla fine il buon senso ha prevalso, riconoscendo che tutti i motivi che ci avevano spinto ad agire contro quell’opera era giusti e ben argomentati. Un lavoro di quasi 20 anni alla fine ci ha dato ragione, ma intanto quanti miliardi di lire, e poi quanti milioni di euro, sono stati spesi per realizzare dei progetti che alla fine, per fortuna, sono rimasti solo sulla carta? A suo tempo si erano impegnati per questa opera sia personaggi di “sinistra” (la prima e più forte sostenitrice Debora Serracchiani allora parlamentare europea) che di destra (Tondo e Riccardi, presidente ed assessore della regione). Ma oggi tutti affermano di essere contrari a questa opera. Ma per quel danno erariale, chi pagherà? Eppure, quando noi di Rifondazione ci impegnavamo, con i comitati NO TAV venivamo accusati di essere contro il progresso e contro il futuro di Trieste. Quando abbiamo dimostrato in consiglio regionale che le carte usate dai progettisti per valutare l’impatto sulla città erano carte vecchie di 50 anni, senza intere porzioni dell’abitato e della città stessa, ci hanno dato degli esagerati… pur dovendo poi ammettere che avevamo ragione. Oggi risulta che avevamo ragione su tutto, che accelerare di 15 minuti i pochi treni che ci collegano a Venezia non ha senso, se il costo previsto è di 7 miliardi di euro (se basta…) e cantieri per anni con aggravio dei trasporti sulle strade. Aver portato a conoscenza del progetto i borghi carsici interessati, ma anche i cittadini di Trieste, con decine di iniziative pubbliche e con esposizione dei progetti e delle carte dell’opera, aver creato un movimento d’opinione in merito, aver raccolto il parere di centinaia di cittadini, inviato a Roma all’Ufficio VIA, è stata opera del nostro partito e del comitato NO TAV di Trieste, che con le proprie forze hanno saputo combattere una battaglia data per perdente da tutti. A dimostrazione che a volte bisogna lottare per poter vincere. Oggi, a buona ragione, possiamo dire che la vittoria del buon senso e dei cittadini è una vittoria nostra e delle nostre ragioni.

Peter Behrens segretario  federazione provinciale del PRC-SE


 

                                                                                             

                                                                    

                                                                                             

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