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Amministrative, Fabio Carini presenta la sua candidatura a sindaco: «Si alla città metropolitana»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Giovani, città metropolitana, ambiente, identità internazionale, sicurezza, turismo. Sono i 6 punti del programma elettorale di Fabio Carini, esposti alla presentazione della lista Startup Trieste e della candidatura a sindaco. Nessun elenco infinito di spiegazioni, niente paroloni complicati, che spesso vengono utilizzati in questo settore, ma, come ha evidenziato, punti chiari e semplici, da sviluppare insieme alla gente e sulla spinta di esigenze e bisogni concreti della città.

 Una sala San Giusto gremita al Savoia Excelsior Palace ha ospitato l’incontro pubblico, voluto per annunciare in forma ufficiale la candidatura ed esporre le linee guida di una corsa al Municipio contraddistinta da una caratteristica ben specifica, nessuna appartenenza a un partito o a uno schieramento. “Cercheranno sicuramente di collocarmi da una parte o dall’altra – ha esordito Carini – ma la nostra scelta è apartitica, è una sfida voluta per il bene della città. Nasco come giornalista sportivo, nel campo politico e istituzionale, ma negli ultimi anni mi sono anche occupato di organizzare eventi, come presidente della Bavisela, come ideatore di Cuffie d’Oro, l’unico Radio Awards nazionale, oltre ad aver portato a Trieste la Color Run. Amo la mia città e ho portato Trieste ovunque, in Italia e all’estero. Mi metto in gioco in prima persona, non alla ricerca di un lavoro o di una poltrona, ma con la forte volontà di garantire un nuovo approccio all’amministrazione della città”.

Carini ha poi spiegato la scelta di cambiare in extremis il nome della lista. “L’idea originale era in realtà quella attuale, Startup Trieste, poi la decisione era stata quella di optare per Obiettivo Trieste, ma è un’associazione che già esiste e rispettiamo, quindi siamo semplicemente tornati all’idea di partenza, confermando il nome Startup Trieste”.

 E’ stato quindi illustrato nei dettagli il programma, secondo i punti principali.

-Sul fronte dei giovani l’obiettivo è di valorizzare le eccellenze locali, nella città che più di ogni altra vanta un elevato numero di ricercatori e di enti scientifici. Si punta a promuovere le imprese che nascono sul territorio, attraverso incentivi, sostegni concreti, una rete internazionale che fornisca scambi e collaborazioni, e anche incubatori di imprese, da insediare in alcuni dei tanti spazi comunali attualmente abbandonati o in disuso. Ma i giovani saranno anche parte attiva della gestione pubblica e saranno chiamati a partecipare concretamente alla vita della città, entrando in Municipio per proporre e gestire progetti e iniziative.

 -Il cambiamento voluto da Carini passa anche per la consapevolezza che Trieste è unica e ha una forte identità internazionale. In tal senso vanno fissati obiettivi in grado di farla crescere attraverso i punti di forza esistenti e anche in questo campo troppe realtà deputate alla promozione della città, è stato rimarcato, sono state affidate a chi non ne aveva le competenze adeguate. Largo quindi a figure professionali specifiche, in grado di dare reale visibilità a un territorio speciale e ricco di fascino.

In questo contesto rientra anche un potenziamento dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, che negli ultimi anni ha progressivamente perso passeggeri e tratte fondamentali.

-Secondo Carini va rivista anche tutta la politica legata al turismo. Vanno valorizzati gli eventi nazionali e internazionali, sportivi e non solo, in grado di portare realmente turisti in città e allo stesso tempo vanno individuate personalità che già operano con successo e con preparazione nel settore, specializzate nell’ incoming e non nell’outgoing. Largo anche a proposte e strumenti innovativi, diversi dagli ultimi utilizzati, che spesso si sono limitati a web o applicazioni senza benefici diretti per la città.

Sempre sul fronte turistico la proposta è anche quella di introdurre, al pari di tante altre città, una tassa minima di soggiorno da destinare, come tassa di scopo, alla promozione del territorio ed alla valorizzazione dei principali eventi.

-La crescita e il miglioramento della città passa poi attraverso la cura dell’ambiente. La qualità dell’aria negli ultimi anni ha subito un peggioramento in periferia come in centro. La Ferriera è ormai al centro di dibattiti e campagne elettorali da oltre un decennio, tra false promesse e decisioni mai prese. Secondo Carini è il momento di mettere in primo piano la salute, prima ancora del lavoro, facendo rispettare le norme vigenti, identificando soggetti in grado di effettuare controlli efficaci, non realizzati dallo stesso stabilimento o da enti collegati, ma da personale specifico, in grado di valutare l’impatto reale delle emissioni e di tutelare quindi il benessere di un’intera città che, in ogni caso, deve ambire ad un futuro senza Ferriera.

-Una parte fondamentale del programma è rappresentata dalla voglia di garantire sicurezza a Trieste, considerata un tempo un’isola felice e ora sempre più colpita da episodi di criminalità. La volontà è di lavorare per una maggior prevenzione su tutto il territorio, con particolare attenzione alle periferie, rafforzando il rapporto con le forze dell’ordine, per ripristinare, ad esempio, i presidi e i controlli in tutti i rioni.

-Carini ha parlato poi dell’opportunità di passare alla città metropolitana, una svolta a lungo dibattuta, da più parti, che rappresenta un’occasione di crescita per Trieste da cogliere al volo per favorire uno sviluppo internazionale, conquistando di conseguenza maggior attenzione a livello europeo.

In aggiunta ai punti cardine del programma, Carini si è soffermato anche su altre tematiche, sull’esigenza di garantire maggior attenzione alle periferie, dove negli ultimi tempi stanno scomparendo servizi e attività commerciali essenziali, in particolare per i residenti anziani, cercando soluzioni in grado di incentivare la nascita di nuovi punti vendita di beni di prima necessità, passando anche attraverso una minor tassazione.

Sottolineato poi il grande valore della rete di mezzi pubblici fornita da Trieste Trasporti, tra le migliori in Italia, con l’impegno a salvaguardare questa peculiarità che rischia di essere fagocitata a livello regionale e a studiare alcune agevolazioni, in particolare per gli anziani.

Grande attenzione poi sarà riservata alle associazioni di volontariato operative in città, che secondo Carini svolgono attività indispensabili e che meritano di ricevere riconoscimenti, spazi e visibilità.

Una nota riguarda anche lo sport cittadino, con il desiderio di sostenere tutte le società e soprattutto tutti gli sport, e di incentivare la possibilità di far praticare attività fisica in particolare a bambini e ragazzi, sfruttando, anche in questo caso, molti spazi pubblici spesso sotto-utilizzati.

Esaminando poi la situazione di uffici che forniscono servizi ai cittadini nella quotidianità, Carini ha ricordato come sia necessario valorizzare i dipendenti pubblici, soprattutto quelle professionalità che devono sottostare molto spesso a dirigenti troppo legati alla politica di schieramento.

L’ultima parola è per il Porto Vecchio, per cui Carini auspica una rinascita che passi non attraverso strutture residenziali, ma alberghi, poli congressuali, luoghi deputati alla ricerca e allo sviluppo di nuove imprese e spazi da dedicare all’intrattenimento ed alla cultura attiva in grado di attirare turisti e di rendere vivace una zona che avrebbe già potuto rivivere con l’allora candidatura ad Expo, secondo Carini mal sfruttata.

“Vogliamo lavorare per il bene della città – ha concluso Carini - non come politici o burocrati ma, citando uno slogan della radio, come Very Normal People”.

Carini ha ricordato che la squadra completa verrà presentata ufficialmente nelle prossime settimane e che finora ha già raccolto l’adesione di molti professionisti in vari settori, persone che con grande entusiasmo si sono avvicinate a Startup Trieste, con tante idee e voglia di rinnovamento.

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