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Carini (StartUp Trieste): «No a riforma sanitaria e Uti, sì autonomia Trieste»

Fabio Carini, ideatore e fondatore di Startup Trieste: «Il Consiglio regionale deve dimostrare di rappresentare ancora il popolo dichiarando ammissibili i tre quesiti referendari su abrogazione riforma sanitaria, abolizione Uti e introduzione nello statuto delle Provincie autonome di Trieste e Udine»

«Chi si opporrà alle richieste di cittadini giustamente inorriditi rispetto all’azione politico-distruttiva dell’attuale governo regionale – commenta Fabio Carini, ideatore e fondatore di Startup Trieste – si dimostrerà cieco rispetto alle reali esigenze del territorio e impaurito da un esito referendario che, come già successo con il voto alle recenti elezioni amministrative, decreterebbe la definitiva uscita di scena di una presidenza Fvg che sta penalizzando in particolare l’area triestina».

«La riforma sanitaria targata Serracchiani – aggiunge Carini – è un attacco al diritto alla salute, le Uti sono un controsenso storico ed economico, le province autonome di Trieste e Udine rappresenterebbero invece un primo passo verso quella Trieste libera che perfino l’ex premier Gianni Letta aveva affermato di apprezzare  quasi tre anni or sono, in occasione dell’incontro con Putin nel capoluogo giuliano».

«Startup Trieste – conclude Carini – chiede pertanto a tutti i consiglieri regionali, siano essi di maggioranza o di opposizione, friulani o giuliani, di votare a favore dei quesiti referendari nel rispetto di quel ruolo che è stato loro assegnato dagli elettori».

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