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Ferriera, Comitato 5 dicembre: «Dipiazza, stai tradendo la fiducia degli elettori»

«Il sindaco sembra paralizzato dalla paura di emettere un'ordinanza»

«I sollevamenti di polvere dai parchi non coperti o da qualche altra zona della Ferriera (i cosiddetti "spolveramenti") che abbiamo subito ieri sono un fatto gravissimo» commenta il Comitato 5 dicembre su Facebok a proposito degli episodi del 24 luglio: il terzo e il quarto in un mese, nella totale indifferenza, dichiarano, delle istituzioni: «La Procura è come se non esistesse, la Regione in Arvedi ci ha creduto e forse ci crede ancora (speriamo di no) quindi da lì non ci si aspettava granché. La massima amarezza e la massima delusione in occasioni come quelle di ieri vengono invece per noi da un sindaco che ha fatto della chiusura dell'Area a caldo uno dei punti cardine del suo programma elettorale, un sindaco con il quale abbiamo condiviso un percorso di lavoro di quasi un anno e che dopo due settimane dalle elezioni convocava Arvedi a Trieste».

«Forse sta portando avanti una sua strategia sotterranea - continua il comitato - per chiudere con una vittoria della città il percorso iniziato con noi. Sarebbe un gioco molto molto rischioso per lui che aveva messo nel piatto addirittura le dimissioni da sindaco in caso di un suo fallimento sulla Ferriera ma almeno sarebbe un qualcosa. E invece quello che sembra emergere dalla grottesca e involontariamente comica frase del video di ieri: "Io non posso perché non ho il coso ma la Regione che ha rilasciato l'Aia può tranquillamente..." è solo un imponente e impotente nulla politico».

Non è intenzione dei militanti sminuire le responsabilità della Regione, che «potrebbe subito sospendere o annullare l'Aia perché ce ne sono i presupposti: è vero. Ma lui intanto sembra paralizzato dalla paura di emettere un'ordinanza. Se questi degli spolveramenti non sono episodi caratterizzati da "urgenza" e "contingibilità", cioè i fondamenti di un'ordinanza sindacale, allora ci dica lui quali lo sarebbero. Probabilmente nessuno. Uno dei problemi è proprio questo: che non dice più. Non comunica più. E sembra non accorgersi che più continua, più crescono la rabbia e la sfiducia non solo dei triestini ma proprio di quelli che lo hanno votato. Al presidio non facciamo che raccoglierne le testimonianze. E il presidio stesso ne è testimonianza».

Il Comitato 5 dicembre rivolge quindi un appello aperto e diretto all'interessato: «Sindaco Dipiazza, te lo vogliamo dire chiaramente: con l'atteggiamento che hai ora sulla Ferriera stai tradendo la fiducia e le speranze di migliaia di elettori. La gente che ti ha votato e i triestini tutti si aspettano una cosa: che tu dica "Concittadini, è una vergogna che voi dobbiate sopportare tutto questo e io come vostro rappresentante mi sento responsabile! Convoco formalmente Arvedi a Trieste per trovare una soluzione" e che, in caso rifiuti o non si trovi una via, tu venga con tanto di fascia tricolore, come ci promettesti faccia a faccia in campagna elettorale, a bloccare con noi l'autostrada. Il Presidio Permanente per la chiusura dell'Area a caldo richiede urgentemente concretezza e assunzione di responsabilità a chi guida la città ormai per la terza volta».

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