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Ferriera, Crepaldi ad Arvedi: «Nessun malinteso, su area a caldo ho sentito bene»

«Il cavaliere è una persona seria, un galantuomo, ha già fatto del bene per la Ferriera e sarà disposto a ragionare intorno a un tavolo»

Una nota di Siderurgica Triestina definisce un "malinteso" la sua presunta disponibilità a chiudere l'area a caldo della Ferriera, riferita dall'arcivescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, in seguito a una visita ufficiale allo stabilimento. Così risponde Crepaldi ai microfoni di Telequattro: «Io sono vecchiotto ma non sordo quindi le cose che ho sentito sono quelle che ho riferito con molta onestà e con le più buone intenzioni».

Nel breve messaggio, in risposta alla presidente Serracchiani che chiede chiarimenti in proposito, l'azienda si dichiara intenzionata a produrre ghisa fino a quando sarà possibile, nel rispetto delle normative ambientali e con tutti gli interventi strutturali già in programma nel prossimo futuro.

Il cavalier Arvedi smentisce quindi le parole riportate dal vescovo ai cittadini, ma Crepaldi riferisce di aver udito perfettamente e ribadisce quanto detto, aggiungendo che «Arvedi è una persona seria, un galantuomo, ha già fatto del bene per la Ferriera e ancora lo farà. Io credo che la sola cosa da fare sia riunirsi tutti (ribadisco tutti) a diversi livelli di responsabilità intorno a un tavolo per risolvere le modalità e i tempi di risoluzione della problematica relativa all'area a caldo».

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