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Ferriera, i sindacati: «Importante prosecuzione e piena realizzazione del piano industriale con area caldo, laminatoio e logistica»

Fim, Fiom, Uilm e Failms hanno preso atto dei chiarimenti «i quali però non sgombrano completamente il campo dalle preoccupazioni sulla situazione della Ferriera e delle sue maestranze»

«Questa situazione rischi di ricadere unicamente sui lavoratori della Ferriera, vittime di un rimpallo di responsabilità tra azienda ed istituzioni che necessita un punto di chiarimento». Questa la motivazione principale della richiesta della convocazione del tavolo sulla Ferriera di Servola al Ministero dello Sviluppo economico a Roma da parte dei sindacati preoccupati delle  recenti affermazioni della società sull’area caldo e sui lavori di ampliamento del laminatoio, formalizzate da due lettere nelle quali si lasciava intendere - di fatto - la messa in discussione del prosieguo delle attività produttive dell’area caldo come del laminatoio laddove non ci fossero stati dei riscontri positivi.

Fim, Fiom, Uilm e Failms hanno riaffermato «l’importanza della prosecuzione e piena realizzazione del piano industriale basato su area caldo, laminatoio e logistica. L’azienda ha risposto confermando la volontà di prosecuzione delle attività dell’area caldo - spiegano le sigle sindacali -. Gli interventi di manutenzione sull’altoforno, previsti alla fine del mese di settembre e quelli pianificati tra il 2018 e il 2019 (per un valore di 4 mnl di euro) ne sarebbero la dimostrazione. Sulla questione dell’impianto di decapaggio, il Comune di Trieste ha affermato di aver dato parere favorevole sulla parte paesaggistica. La Regione ha ribadito di non aver cambiato orientamento sull’area caldo. Tuttavia ha sottolineato come in presenza di un superamento dei valori ambientali abbia il dovere di intervenire intimando all’impresa di rispettare i parametri previsti dall’Aia».

Fim, Fiom, Uilm e Failms hanno preso atto dei chiarimenti «i quali però non sgombrano completamente il campo dalle preoccupazioni sulla situazione della Ferriera e delle sue maestranze. Restano infatti le perplessità sugli investimenti previsti sull’area caldo, soprattutto se parametrati ad una prospettiva industriale di medio-lungo termine. Positiva in questo senso la volontà dichiarata dal Ministero di voler monitorare strettamente la situazione convocando nuovamente le parti il 28 di settembre».

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