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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ferriera, Riccardi (FI): «Regione sia più attenta alla questione, servono più controlli»

Così il capogruppo di Forza Italia, Riccardo Riccardi, il quale è intervenuto nel corso della seduta della Commissione quarta del Consiglio regionale dedicata allo stabilimento siderurgico triestino alla quale sono intervenuti, oltre i vertici aziendali, anche la Presidente Serracchiani

«La linea sarà chiara alla fine dell'anno se, come ci è stato confermato, verrà rilasciata l'Aia (autorizzazione integrata ambientale). Siamo fuori dai tempi supplementari: la vicenda Ferriera e tutto ciò che gli sta intorno non può più aspettare. Abbiamo ascoltato, non senza qualche momento di tensione, i rappresentanti dei cittadini di Trieste che vivono quotidianamente il problema ambientale generato dalla Ferriera di Servola. A loro oggi la Regione deve dire se, nonostante gli sforamenti, le leggi sono rispettate. Ed anche se la situazione è, o meno, fuori dalle norme?»

Così il capogruppo di Forza Italia, Riccardo Riccardi, il quale è intervenuto nel corso della seduta della Commissione quarta del Consiglio regionale dedicata allo stabilimento siderurgico triestino alla quale sono intervenuti, oltre i vertici aziendali, anche la Presidente Serracchiani. Riccardo Riccardi

«Ho saputo - ha detto Riccardi - che qualcuno ha ricevuto una diffida perché ha associato l'inquinamento da polveri sottili all'attività della Ferriera. Francamente non mi pare che atteggiamenti come questi aiutino a condurre il confronto su un binario dove ci siano meno tensioni. Suggerirei più prudenza a Siderurgia triestina».

«Sappiamo tutti - chiede Riccardi - che a questo punto il nodo centrale è quello dell'Autorizzazione integrata ambientale che la regione dovrà rilasciare per consentire all'azienda di continuare l'attività produttiva dell'area a caldo».

«In questa prospettiva - aggiunge ancora Riccardi -, le preoccupazione dei cittadini è che vi sia sorveglianza su quello che viene autorizzato e sulle cose che sono state fatte fino ad oggi. Perché un conto è scrivere su un cronoprogramma la parola "fatto", altra cosa è invece quello che viene percepito dai cittadini. Per questo il monitoraggio deve essere supportato da una procedura straordinaria, la quale superi anche i controlli previsti dalla legge vigente». 

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