Fincantieri, Pellegrino (SEL): «Dichiarazioni di Squinzi non fanno onore alle imprese di qualità»
Serena Pellegrino, capogruppo SEL in commissione Ambiente a Montecitorio: «Giorgio Squinzi sul caso giudiziario di Fincantieri a Monfalcone dice che non si vuole che le imprese lavorino, esprime l’economia contro l’ecologia»
«Quando il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a proposito del caso giudiziario di Fincantieri a Monfalcone , afferma che in questo Paese sembra non si voglia che le imprese lavorino, esprime in tutta la sua gravità il problema che paralizza l’Italia: l’economia contro l’ecologia».
Lo afferma la parlamentare Serena Pellegrino, capogruppo SEL in commissione Ambiente a Montecitorio, a margine della presentazione del Report di Legambiente sulle ecomafie, svoltosi oggi a Roma.
«È una presa di posizione gravissima, sapevamo della contrarietà di Confindustria alla legge sugli ecoreati ma ora il suo presidente fa torto a tutte le imprese associate serie, operanti quotidianamente nel pieno rispetto delle regole, esempio concreto di come evitare la contrapposizione disastrosa tra sistema produttivo e ambiente. Tanto più visto che Fincantieri dovrebbe caratterizzarsi come un gioiello della capacità produttiva italiana».
«Il ricatto dei posti di lavoro è il solito argomento “contro”, mette a rischio la stessa salute e i diritti delle lavoratrici e lavoratori. Diventa oggi persino offensivo quando il Report sulle ecomafie ci dice che il giro d’affari illeciti, con un ruolo rilevante delle attività connesse ai rifiuti, ha raggiunto i 22 miliardi di euro nel 2014».
«Oltre agli strumenti già disponibili, come la fondamentale legge sugli ecoreati, abbiamo bisogno di meccanismi e prospettive che incentivino un diverso approccio allo sviluppo economico. Penso ad esempio al progetto di legge Green new deal, presentato da Giorgio Airaudo, incardinato alla Camera a dicembre scorso e ancora in attesa: un milione e mezzo di posti di lavoro attraverso un piano di interventi pubblici urgenti nei settori della protezione del territorio, del patrimonio storico artistico, architettonico e archeologico e del diritto ad un ambiente sano per la salute dell'uomo e per la tutela degli ecosistemi».