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Fisco, Serracchiani: «Fvg tra le regioni con meno pressione fiscale»

«Buona gestione delle risorse pubbliche e corretto esercizio della specialità regionale intesa non come privilegio ma come opportunità»

Il Friuli Venezia Giulia è la Regione, assieme alla Valle d'Aosta, dove è minore la pressione fiscale locale. Lo afferma un'indagine di Banca d'Italia, su dati rielaborati e pubblicati oggi dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, che pone la nostra Regione al penultimo posto della classifica nazionale per l'incidenza del prelievo fiscale locale sulla famiglia tipo residente, ovvero tra le Regioni più virtuose. In Friuli Venezia Giulia la pressione fiscale locale grava per il 2,9% sul reddito del nucleo familiare (la media nazionale è 3,8%), che versa il 24,5% di tasse locali in meno rispetto alla media nazionale.

In generale la pressione media del fisco locale è scesa in tutta Italia del 15,1%; il calo in Friuli Venezia Giulia è maggiore, poiché, entrando nel dettaglio, tra il 2015 e il 2016 la pressione fiscale locale è scesa del 18,2% (da 1.302 euro a 1.169 euro a famiglia). «È il risultato di una buona gestione delle risorse pubbliche e di un corretto esercizio della specialità regionale intesa non come privilegio ma come opportunità», commenta la presidente Debora Serracchiani, cui fa eco l'assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, che spiega tecnicamente il risultato di quello che definisce «un dato positivo dovuto a due ragioni».

«Innanzitutto - ricorda Peroni - come Regione autonoma siamo direttamente responsabili della finanza locale e, in particolare, dei trasferimenti diretti ai Comuni: cosa che non accade in nessun'altra Regione italiana, fatta eccezione proprio per la Valle d'Aosta». Secondo Peroni «ciò facilita, per la maggiore prossimità agli enti locali, la conoscenza delle esigenze del territorio e ci consente una maggiore efficacia nell'azione di governo. Inoltre, sotto il profilo della capienza, registriamo una maggiore disponibilità di risorse, non tanto perché la specialità sia un privilegio, ma in quanto essa si rivela un valore aggiunto, quando è accompagnata da una buona gestione dei conti, che nella nostra Regione è prassi consolidata». Un risultato quindi che è frutto di due fattori: la titolarità della finanza locale e una cultura della buona gestione dei conti e delle risorse di cui l'amministrazione regionale dispone.

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