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Flex, Fiom e Ulim: «Dagli altri sindacati toni di propaganda: il nostro è un accordo democratico»

«Invitiamo tutti i lavoratori di flex a riflettere e a valutare a mente fredda il lavoro fatto da questa delegazione sindacale»

«Martedì 10 ottobre la delegazione sindacale di Fiom e Uilm ha incontrato l’azienda. L'incontro era già stato pianificato nei giorni scorsi con lo scopo di redigere i testi finali del contratto integrativo. Nel testo si è eplicitato in modo chiaro quali sono le assenze che vengono considerate come presenze ai fini del calcolo del premio ed oltre a quelle già elencate in assemblea come (ferie, par, malattie bevi a carattere cronico e ricorrente, maternità obbligatoria ed infortuni) si è dato conto dei permessi per la legge 104, le donazioni sangue e i permessi per lutto, (nella misura di quanto previsto dal ccnl metalmeccanici). Tuttavia nonostante questi doverosi chiarimenti la delegazione sindacale ha deciso di sospendere la firma del contratto integrativo» hanno dichiarato i sindacati Fiom e Ulim in una nota stampa.  .

«La vidimazione non era stata anticipata al 10 ottobre come sostenuto da qualche buontempone su facebook per impedire la raccolata firme promossa da alcuni esponeneti usb e da alcuni lavoratori. La delegazione ha preso questa decisione in quanto ha valutato che oggi non sussistono le condizioni di serenità causa l’evidente necessita’ di ulteriore approfondimento dei contenuti dell’accordo. È evidente che tale approfondimento va fatto dato che 2 assemblee di 2 ore ciascuna non sono state sufficienti a spiegare nel dettaglio i punti dell’ipotesi di accordo. Se c'è necessità di maggiori chiarezza è opportuno farla. C’è stata una forte polemica sulle modalità di voto che non avrebbero permesso ai lavoratori il tempo sufficiente per valutare in modo più approfondito i contenuti dei testi presentati. Ce ne rammarichiamo anche se è stato spiegato in premessa nelle assemblee che la motivazione che portava ad accelerare i tempi di una validazione del l’ipotesi di accordo erano dovuti al fatto che per beneficiare della tassazione agevolata al 10%, l’intesa andava definita entro la fine del mese di settembre. Nulla più».

«É evidente – continuano i sindacati – a questo punto che ogni possibile nuova accordo non potrà beneficiare di questo regime. molti lavoratori infine si sono lamentati che a votare siano stati anche i lavoratori somministrati e non solo i dipendenti fissi. Vogliamo ricordare che, proprio perché conosciamo le regole. Sono state istituite 2 urne, in quanto al fine della validazione il voto vincolante è quello dei lavoratori con il ccnl metalmeccanico. Tuttavia la partecipazione importante al voto anche da parte dei somministrati è un fatto di democrazia, tanto più che qualcuno sui social network parla di condotta antidemocratica che non terrebbe conto del parere dei lavoratori. Ci rammarica che il contratto non sia stato capito, né tantomeno il contesto industriale (oggi ancora molto incerto) nel quale si è cercato di dare una risposta economica e normativa a tutti i lavoratori di flex, impiegati e operai, fissi come somministrati. è inoltre corretto precisare come, a seguito dell’acquisizione da parte di flex, oggi in l’azienda non era in vigore alcun integrtivo, bensì un accordo ponte con un forfettario economico di 800€ lordi (a tassazione piena) erogati a fronte di una proroga dello stesso fino ad ottobre del 2016 e che l’azienda aveva dichiarato di non essere più nelle condizioni di prorogare».

«Invitiamo tutti i lavoratori di flex a riflettere e a valutare a mente fredda il lavoro fatto da questa delegazione sindacale. Questa stessa delegazione è riuscita a portare a casa 100 stabilizzazioni (ancora poche) con l’ultimo accordo al mise e a stabilire delle garanzie temporali di carattere industriale sul sito di trieste, non così facili da ottenere di questi tempi. il lavoro da fare è ancora difficile e richiede l’impegno di tutti per cercare di garantire e dare prospettiva industriale ed occupazionale al sito. non ci spaventano nuovi soggetti sindacali quando portatori di idee e soluzioni di merito. fino ad ora però abbiamo assistito a toni di propaganda con parole intrise di odio e piene di demagogia. ci spaventano questi metodi che in se nascondo i prodromi di atteggiamenti autoritari per nulla o poco democratici» concludono.

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