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Fondi Formazione, Ziberna (FI): «In FVG conflitto d’interessi, errori, sospetti e incompatibilità»

Il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, sull'uso dei fondi per la formazione in Friuli Venezia Giulia

In una nota il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, sull'utilizzo e assegnazione dei fondi per la formazione in Friuli Venezia Giulia: «Com'è accaduto in Sicilia, anche in Regione FVG, nell'utilizzo e assegnazione dei soldi della formazione potrebbero esserci pesanti conflitti d'interesse, mancanza di trasparenza, procedure inesistenti o sbagliate, discrezionali e personalistiche, conflitto d'interessi tra controllori e controllati, addirittura controllori che controllano se stessi, i valutatori dei progetti che scelgono come valutare i propri progetti. Tutto sotto gli occhi dei dirigenti e dei funzionari.

«Questo è quello che emergerebbe dall'analisi delle interrogazioni già poste all'assessore alla formazione, che non risponde nel merito, anzi è evasiva e contraddittoria. Sorge spontaneo il sospetto – che con l’interrogazione Ziberna vuole fugare -che si voglia forse coprire qualcuno. Ma per quale vantaggio? In ballo ci sono oltre 8 milioni di euro, di cui oltre 4 milioni sono quelli per la gara di assistenza tecnica per il FSE, a cui ha partecipato la società Epi.fin, costituita da commercialisti, che risulterebbero essere oltre che i proprietari anche gli esperti a cui la regione ha assegnato i controlli sulle rendicontazione dei soldi, le cui certificazioni sarebbero prodotte proprio dagli stessi proprietari».

«La gara parrebbe essere stata assegnata sulla base di criteri di valutazione conosciuti, scelti e articolati dalla stessa società che ha vinto, e la valutazione come il controllo dell’operato di questa società sarebbe stata assegnata alla medesima società. Questo risulterebbe anche dalle carte della gara e dalle dichiarazioni dell’assessore. A questi problemi, riconducibili alla Epifin, si aggiungerebbero i problemi sulle procedure di assegnazione della gara “imprenderò” dove questa società, con il bene placito della regione e parrebbe senza o scarso controllo, ha indicato valutatori che appaiono essere senza adeguata competenza e che risulterebbero non essere anche quelli selezionati della gara dell’assistenza tecnica; se ciò fosse confermato sarebbe in palese violazione del contratto e delle condizioni di gara, esponendo la Regione stessa a danni enormi».

«C’è infatti da chiedersi perché questi valutatori, insieme alla Regione FVG, per la valutazione e l’assegnazione della gara imprenderò per 4,8 milioni di euro non avrebbero eseguito una reale e significativamente articolata istruttoria. Chi sono i reali beneficiari di questi contributi controllati da controllori che si sarebbero sostanzialmente autoselezionati? Sono forse state violate le procedure di valutazione (valutatori non titolati, non compatibili o non competenti, valutazioni del vincitore non adeguate, oltre ad altri errori formali) ? Chi era responsabile di tale controllo e per quale motivo non sarebbe stato realizzato un adeguato controllo? Per quale motivo su tali problemi la regione non è ancora intervenuta in autotutela, rischiando anche il danno erariale?»

«Mentre la regione si deve confrontare con i problemi degli interinali, la gara per l’assistenza tecnica non parrebbe essere stata fatta per disporre di esperti e consulenti tecnici, ma per gestire normale attività amministrativa, nella quale questi asseriti esperti (tra i quali risulterebbero anche amministratori di società collegati alle società che hanno ricevuto e ricevono contributi per la formazione dalla regione) a fronte di fatture forniscono alla Regione una normale prestazione amministrativa. Su tutto ciò incombe pertanto una nuvola nera anche derivata dal possibile quanto assai significativo danno erariale che, come insegna la vicenda della Promotour Fvg SpA, prima di incaricare esperti esterni va valutato l’impegno di personale interno».

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