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«Forze dell'ordine al collasso in città, intervenga il Ministro»

Intervento di Aris Prodani, parlamentare del Movimento 5 Stelle: «Gli strumenti e le strutture a disposizione del personale della Polizia di Stato operante a Trieste sono carenti e inadeguate»

«Gli strumenti e le strutture a disposizione del personale della Polizia di Stato operante a Trieste sono carenti e inadeguate. Il ministro dell’Interno Alfano deve attivarsi per migliorare questa situazione che si sta facendo ogni giorno più grave».
A chiederlo è il deputato triestino pentastellato Aris Prodani che con una interrogazione ha portato il problema all’attenzione del Parlamento raccogliendo così numerose segnalazioni ricevute dalla Segreteria Provinciale del sindacato di Polizia SILP CGIL di Trieste.

«Sono numerose le criticità – precisa il segretario della Commissione Attività produttive della Camera -. A partire dalla stessa Questura di Trieste, dove è stata segnalata, in diversi ambienti,  la presenza di amianto in stato di grave degrado. È necessaria una serie di interventi immediati per poter garantire condizioni decorose e salubri al personale di Polizia, come previsto dalle leggi vigenti in materia di sicurezza sul lavoro».

«Bisogna anche intervenire – aggiunge il portavoce M5S – per assicurare in maniera adeguata il presidio d’accesso e la vigilanza interna del complesso della Caserma Duchessa d’Aosta, dove la sicurezza è “garantita” da un solo operatore per turno, che presta servizio all’interno di un container privo di qualsiasi misura di protezione passiva. Inoltre non è accettabile che ci sia una carenza così evidente per quanto riguarda gli strumenti necessari alla Polizia di Stato di Trieste per operare in maniera opportuna e garantire il fondamentale compito di tutela della collettività. Le tre volanti per turno disponibili, la dotazione assolutamente carente di giubbotti antiproiettile ( presso il commissariato di San Sabba ne sarebbero disponibili solamente due ) e la mancata schermatura delle comunicazioni radio sono solo esempi di quanto preoccupante sia la situazione.

«Il ministro Alfano dovrebbe inoltre spiegare se ritiene che il numero degli operatori in servizio negli uffici dipendenti della Questura – commissariati compresi – sia sufficiente per svolgere adeguatamente tutte le tipologie di servizio, anche alla luce – conclude il deputato triestino – dell’accresciuto allarme per il livello di sicurezza in seguito agli attentati terroristici in Francia e a quanto accaduto recentemente in Belgio».

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